Calvenzano perde la sua decana: «Ninetta» si è spenta a 101 anni
IL LUTTO. Era ospite della casa albergo. Nota in paese perché lavorava al distributore di benzina. martedì 31 ottobre l’ultimo saluto.
Si terranno martedì 31 ottobre i funerali di Maddalena Blini, per tutti «Ninetta», la decana del paese morta domenica mattina a 101 anni. Alle 14,30 la salma arriverà dalla casa albergo Maria Immacolata di Calvenzano, dove era ospite da diversi anni, in chiesa parrocchiale per la recita del rosario. Alle 15 inizierà la Messa funebre che sarà officiata dal parroco don Franco Sudati. A seguire, l’ultimo viaggio verso il cimitero di Calvenzano.
«Di Maddalena Blini - racconta il sindaco Fabio Ferla - ho un duplice ricordo: non solo quello legato agli auguri istituzionali che le avevo portato a nome della comunità per il traguardo dei cento anni, tagliato il 12 marzo dello scorso anno, regalandole l’estratto del suo atto di nascita incorniciato, ma anche come contitolare dell’ultimo distributore di carburanti di Calvenzano. Ninetta era una donna pacata, gioviale, molto a modo e sempre sorridente. Da ospite della Maria Immacolata era uscita indenne dalla pandemia che ha fatto diverse vittime fra gli anziani della nostra casa-albergo». I giovani no, ma chi è un po’ più su d’età si ricorderà di quando si recava a fare il pieno al distributore di carburanti di Ninetta e di suo figlio Roberto, titolari dell’impianto che aveva sede in via Treviglio. Era il periodo fra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, quando un litro di benzina costava 1.300 lire. Lo storico gestore di quel distributore era stato Giuseppe Fugazzola, marito di Ninetta, il primo benzinaio di Calvenzano. Quando lui morì, a metà degli anni Ottanta, gli subentrò il figlio Roberto, affiancato a tempo pieno proprio da sua mamma che da casalinga seppe calarsi alla perfezione nei panni di benzinaia non esitando a rimboccarsi le maniche. A Ninetta piaceva fare questo lavoro perché la manteneva a contatto con la gente e poi, come Giuseppe e Roberto, era sempre disponibile. Anche quando il distributore era chiuso chi aveva bisogno di fare benzina, bastava che suonasse il campanello di casa.
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