Cadono nelle acque del Brembo: in salvo tre bambini - L’appello sui social

TANTA PAURA. Poteva essere l’ennesima tragedia di quest’estate, con l’acqua del fiume Brembo che ha rischiato di portarsi via tre bambini di origine straniera.

L’episodio fortunatamente si è chiuso solo con tanto spavento per tutti, compresi i soccorritori che si trovavano nelle vicinanze e non hanno esitato un attimo a intervenire in loro aiuto. Nei giorni scorsi lungo il Brembo, tra le sponde all’altezza di Treviolo e Ghiaie, sotto il ponte della superstrada da cui è ben visibile quel tratto di fiume, tre bambini d’origine straniera stavano giocando con i sassi.

«Avranno avuto circa sette-otto anni. Due erano gemellini – racconta una delle soccorritrici, una donna residente nell’Isola che si trovava con un amico sulla sponda di Treviolo –. A quell’ora l’acqua si alza di circa dieci centimetri. Li stavo osservando e uno di loro è caduto in acqua. Non riusciva a stare a galla. Andava sotto, riemergeva e tornava sotto. Ho capito che non ce l’avrebbe fatta e il mio amico è corso in suo aiuto».

La testimonianza: «A quell’ora l’acqua si alza di circa dieci centimetri. Li stavo osservando e uno di loro è caduto in acqua. Non riusciva a stare a galla»

Tutti e tre caduti in acqua

Pochi secondi e sono caduti in acqua prima anche la bambina, soccorsa da una ragazza che si trovava sulla sponda di Ghiaie, e poi il suo il fratellino, soccorso dalla donna residente nell’Isola. «Annaspavano – continua –. Non ce l’avrebbero fatta. Lì l’acqua è alta più di due metri. Hanno rischiato di annegare tutti quanti». Grazie al pronto intervento dei tre soccorritori che si trovavano in zona, sono stati tratti in salvo senza riportare alcuna conseguenza, se non un grande spavento: «Hanno avuto paura. Li abbiamo tranquillizzati e nel frattempo sono arrivati anche i loro genitori che, però, non avevano assistito alla scena».

«È qualcosa che mi resterà dentro per sempre e mi piacerebbe poter parlare con quella ragazza che ha vissuto questa brutta esperienza con me. Se qualcuno ha sentito qualcosa, chiedo di aiutarmi a farle sapere che la donna che era sull’altra sponda di Treviolo la sta cercando»

Il grazie e l’appello attraverso i social

Tutto molto veloce, tanto che i soccorritori, che si trovavano su due sponde diverse, non hanno nemmeno avuto il tempo di scambiarsi due parole, se non un grazie reciproco. Motivo per cui la donna residente nell’Isola ha scritto un post sui social per rintracciare la ragazza che è intervenuta in aiuto dei tre bambini dalla sponda di Ghiaie: «Non riesco a descrivere cosa ho provato in quel momento – conclude la soccorritrice –, ma è stato terribile. Tanta paura. È qualcosa che mi resterà dentro per sempre e mi piacerebbe poter parlare con quella ragazza che ha vissuto questa brutta esperienza con me. Se qualcuno ha sentito qualcosa, chiedo di aiutarmi a farle sapere che la donna che era sull’altra sponda di Treviolo la sta cercando. Da allora, sono tornata sul posto tutti i giorni, ma non l’ho più incontrata».
La ragazza in questione avrebbe circa 40 anni, capelli corti e biondi. Quel giorno era con un ragazzo e un cane. Chi avesse informazioni utili, può fare riferimento al post pubblicato su Facebook, nel gruppo «Sei di Presezzo se…».

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