Buon viaggio, Atalanta. Analisi dei reparti a inizio stagione: ecco cosa può servire per crescere ancora

scheda. L’approfondimento di Roberto Belingheri

Lettura 6 min.

S ono passati 49 giorni, da quando l’Atalanta ha sollevato il trofeo dell’Europa League sotto il cielo di Dublino. Quarantanove giorni, eppure siamo ancora lì a fare i conti con una realtà che ha superato di gran lunca la fantasia. Quarantanove giorni, eppure sembra ancora quasi impossibile che sia successo davvero, che l’Atalanta, la «piccola Atalanta», la squadra che per definizione non dimentica mai da dove viene, ha vinto il secondo trofeo europeo per importanza. Quello che le italiane non vincevano da millemila anni. Oggi, l’Atalanta torna in campo. E lo fa avendo messo bene in chiaro, da queste prime settimane di mercato, che non c’è nessuna intenzione di abbassare l’asticella delle ambizioni. Non potrebbe essere altrimenti, data la permanenza di Gasperini. Ma le prime operazioni di mercato questo confermano. Vediamo la situazione, settore per settore, nel giorno in cui la squadra - o almeno una parte di essa - toglie le infradito e torna a mettersi le scarpe.

I portieri

Siamo fermi a Carnesecchi e Musso (e Rossi). Non è un mistero che la società stia sondando il mercato per cedere Musso, ora che il suo valore a bilancio - dopo 3 stagioni di ammortamenti - consente una cessione mettendosi al riparo dal forte rischio di una minusvalenza. Musso, acquistato a 20 milioni 3 anni fa, ora per l’Atalanta rappresenta un valore di 5,1 milioni, dunque questo è lo spartiacque sopra il quale si guadagna e sotto il quale si perde. Specie dopo l’ultima stagione, nella quale Musso è stato il titolare di un’Europa League vinta, trovare per lui una sistemazione e per l’Atalanta un introito che garantisca di non perderci non dovrebbe essere impossibile. A quel punto, la società potrebbe muoversi su un secondo portiere da affiancare a Carnesecchi. Due i profili possibili: un “grande esperto” che potrebbe costare poco e potrebbe chiudere qui la carriera, o un giovane sul quale investire (dunque spendendo anche tanto), da far crescere e che potrebbe rappresentare il futuro qualora Carnesecchi - circostanza del tutto probabile - diventasse uomo mercato. Non abbiamo scordato Gollini, che non rientra nei piani (non è infatti stato convocato) ma è ancora un giocatore dell’Atalanta, se non sportivamente di certo “giuridicamente”.