
Cronaca / Bergamo Città
Sabato 12 Aprile 2025
Bullismo, vittima il 53% degli studenti. Cresce online, le ragazze le più colpite
LA RICERCA. Fotografia dalle risposte di 37mila giovani lombardi dai 14 ai 19 anni, coinvolta anche la nostra provincia. Dati in aumento dal pre al post Covid. Sotto la lente l’uso dei social. «È tempo di restituire senso e corpo alle relazioni».
Una fotografia, anzi un autoscatto, per raccontare se stessi. Un «Selfie», come il nome del progetto di ricerca dell’associazione Semi di Melo e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano che ha raccolto le risposte di 37mila studenti lombardi dai 14 ai 19 anni – compresi alcune migliaia di bergamaschi, con risultati regionali ritenuti sovrapponibili anche su scala provinciale – per comprendere il loro rapporto con i social, dal pre-Covid al post-Covid. Un rapporto così profondo da essere racchiuso in una parola: «Onlife», perché il mondo online è sempre più connesso alla vita reale.
I numeri in crescita
Esempio plastico è il bullismo: se nel 2020/21 il 46% del campione di studenti aveva raccontato di aver subìto episodi di bullismo, nel 2022/2023 si è arrivati al 53%; e cresce anche il bullismo online, di cui era stato vittima il 20% degli studenti nel 2020/2021 per salire al risultato del 23% nella rilevazione del 2022/2023. «La differenza più forte che emerge in tutta la ricerca – osserva Giulio Vidotto Fonda, ricercatore dell’Università Cattolica – è quella di genere, con un’incidenza più elevata tra le ragazze». Spacchettando i dati, infatti, è il 65% delle studentesse a segnalare episodi di bullismo, contro il 44% dei ragazzi; online, addirittura, l’incidenza tra le ragazze arriva al 31%, il doppio rispetto al 15% segnalato dai ragazzi. Tema delicato, per i più giovani, è quello del rapporto col proprio corpo: in media solo il 53% si dice soddisfatto (ma tra le ragazze si scende al 40%), in deciso calo rispetto al 61% del pre-Covid; una conseguenza è anche il boom delle diete, spesso con un pericoloso fai-da-te, provate almeno una volta dal 48% degli studenti (contro il 40% nel pre-Covid), con un picco del 55% tra le ragazze.
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