Bloccata in Kenya per il suo cane: nuovo rinvio per il processo

VERDELLO. L’animale morse la manager di Briatore. La legale: trattenuta senza motivo. L’ambasciatore italiano pronto a intervenire.

È uno stillicidio di rinvii, il processo per omessa custodia di animale (un cane che aveva morso al polpaccio la manager del resort di Briatore) che sta trattenendo oltremodo in Kenya l’avvocato di Verdello Rita Duzioni. Anche lunedì il giudice di Malindi ha aggiornato l’udienza: si va a lunedì prossimo. E la legale senza il passaporto, che le è stato ritirato in attesa del verdetto, non può rientrare in Italia. Dal 2 gennaio, data in cui aveva il volo di ritorno, sono passate tre settimane. «E non posso neppure uscire di casa, perché senza documenti rischio l’arresto – si lamenta Duzioni –. E questo anche se il processo è in pratica terminato il 10 gennaio. Il giudice da allora deve solo prendere una decisione. Il motivo di questi rinvii? Mi sembrano questioni pseudo-tecniche».

La legale è in costante contatto con il consolato italiano a Malindi, che le ha assicurato che l’ambasciatore sta seguendo il caso sin dall’inizio. Purtroppo, è quel che filtra da uno scambio di messaggi tra Duzioni e il consolato (ieri abbiamo provato a contattare via mail l’ambasciata, che al momento in cui va in stampa il giornale non aveva ancora risposto), una rappresentanza diplomatica – viene spiegato all’avvocato – non può entrare nel merito di una decisione della magistratura locale. Lo potrebbe fare solo in caso di diniego di giustizia a un proprio cittadino. Ma Duzioni sostiene che, oltre alla violazione del diritto di difesa, il diniego di giustizia sussiste, lamentando il fatto che da settimane è bloccata in Kenya senza ragionevole motivo e impossibilitata a tornare in Italia per esercitare la propria professione. Se i tempi dovessero protrarsi, assicura il console alla legale, l’ambasciatore potrebbe, in via eccezionale, sollecitare al giudice più rapidità nella decisione.

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