Bergamo si muove sempre più in moto: in vent’anni cresciute del 45% in città

MOBILITÀ. Spostarsi con le due ruote è l’antidoto al traffico e al tempo perso in coda. Se nel 2003 si contavano 114 motocicli ogni mille residenti, ora sono circa 165. Le auto sono 74mila, ma il tasso di motorizzazione è sceso.

Un quarto di secolo fa, correva l’anno 1999, il classico tormentone estivo delle radio era «50 Special», la canzone dei Lùnapop che raccontava quanto fosse bello andare in Vespa per i colli bolognesi. Negli ultimi 20 anni, pure per i bergamaschi la moto è diventata un «must», forse più per necessità che per piacere: viaggiare sulle due ruote è l’antidoto al traffico e al tempo perso in coda, anche se spesso trovare uno stallo – specie in alcune zone centralissime della città – è una caccia al tesoro. La mobilità viaggia in questa direzione e lo raccontano soprattutto i dati riferiti a chi risiede in città: se il numero delle automobili è rimasto proporzionalmente quasi immutato, dal 2003 al 2023 la presenza di motocicli in rapporto ai residenti è invece cresciuta del 45,4%.

Numeri a confronto

È quanto emerge incrociando le banche dati dell’Aci (Automobile Club d’Italia) e dell’Istat. La città a fine 2003 contava 114.190 residenti, che all’epoca possedevano, complessivamente, 72.505 autovetture e 12.970 motocicli. A fine 2023, dopo 20 anni di oscillazioni - con una tendenza al rialzo - i residenti sono diventati 120.504, le autovetture 74.868 e i motocicli 19.896. Un andamento a più velocità: in altri termini, a fine 2003 si contavano circa 114 motocicli ogni mille residenti, mentre a fine 2023 la proporzione si è alzata a circa 165, con un aumento del 45,4%. Se si guarda solo al valore assoluto, senza cioè calibrare i numeri su quante persone effettivamente vivono a Bergamo, l’aumento dei motocicli è del 53,4%. Da qualsiasi prospettiva la si osservi, è la fotografia di un boom.

È invece in controtendenza - contrariamente alla percezione comune - l’andamento delle autovetture. A fine 2003 ai residenti in città erano intestate 72.505 auto, diventate 74.868 a fine 2023. Mentre il valore assoluto è in incremento (più 3,3%), in rapporto alla popolazione residente – che è cresciuta a maggior velocità – i numeri sono in realtà in contrazione: in altri termini nel 2003 si contavano circa 635 auto ogni mille residenti e a fine 2023 si è scesi a 621,3 auto: il tasso di «motorizzazione a quattro ruote» è così sceso di circa il 2,2%.

L’incognita parcheggio

Certo la quotidianità delle strade cittadine risente di molti più fattori, a partire dai flussi di veicoli in entrata e dallo sbilanciamento tra capoluogo e provincia: i residenti in città sono solo circa un decimo di tutti quelli della provincia, mentre in altri territori i capoluoghi concentrano una quota più elevata della popolazione provinciale. La matematica però suggerisce un trend evidente: che si tratti di lavoro o di svago, per muoversi in città si sceglie sempre più uno scooter o una moto, anziché contare sull’automobile o salire su un mezzo di trasporto pubblico locale. Così si «vince» sul traffico e sui tempi di percorrenza, ma un’incognita resta: dove parcheggiare la propria due ruote? Complice la crescita dei motocicli, il tema appare sempre più sentito, soprattutto nei dintorni del centro piacentiniano, zona particolarmente sensibile per la presenza di uffici, enti e attività commerciali. E poi a ridosso delle zone turistiche di Città Alta, anche in orario serale durante il fine settimana.

L’ultimo censimento puntuale degli stalli riservati ai ciclomotori in città, riferito al 2023 e pubblicato nei mesi scorsi anche sul portale «Bergamo in Chiaro», indicava 3.950 posti disponibili, in crescita del 15,4% rispetto ai 3.342 posti presenti nel 2016. Sempre nel 2023, il totale degli stalli in città – per tutti i mezzi, dai ciclomotori alle auto, da quelli liberi a quelli a pagamento – era pari a 34.681 posti, in crescita del 6% rispetto alla rilevazione del 2016 (32.592 posti). È in questo mosaico di dati che si staglia la distanza tra domanda e offerta.

I numeri sono in realtà cambiati in tempi recenti, a seguito del ridisegno della mobilità cittadina per via dell’apertura del Parking Fara. Anche con un occhio di riguardo per chi si muove su due ruote: da fine maggio sulle Mura, dopo la «cancellazione» delle strisce blu per le auto, sono stati ricavati 100 posti in più per le moto.

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