«Attenzione al messaggio truffa per chi cerca lavoro»

L’APPELLO. «Ciao! Mi dispiace disturbarla! Posso avere un po’ del tuo tempo per un po’?». È il messaggio «truffa» che da alcuni giorni, secondo quanto emerge dall’alert lanciato dalla Polizia postale, sta girando sulle applicazioni di messaggistica istantanea.

Sms e WhatsApp «rappresentano sempre di più il veicolo preferito dai cybercriminali – spiegano gli investigatori – per adescare giovani in cerca di lavori che non richiedano competenze specifiche e possano essere svolti comodamente da casa».

La Polizia postale consiglia di «non rispondere, bloccare i messaggi ricevuti da mittenti sconosciuti e non aprire link che possono compromettere il dispositivo»

La Postale spiega che rispondendo a questo messaggio una presunta «reclutatrice» tenterà di invogliarti ad accettare un’allettante proposta di lavoro. La richiesta che arriva all’utente è semplice: vedere alcuni video, mettere «mi piace» e inviare alla reclutatrice come prova gli screenshot dell’attività svolta. In realtà si tratta di una truffa, resa credibile dai primi pagamenti che conquistano la fiducia dell’utente. La vittima del raggiro sarà successivamente indotta a versare una somma di denaro, con la scusa di sbloccare i guadagni conseguiti o di frequentare corsi di formazione e in altri casi a fornire dati personali e bancari per redigere falsi contratti di lavoro. La Polizia postale consiglia di «non rispondere, bloccare i messaggi ricevuti da mittenti sconosciuti e non aprire link che possono compromettere il dispositivo».

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