D alle stelle alle stalle. Se da qualche stagione in qua Atalanta-Napoli è uno scontro di alta, altissima, classifica, c’è stato un (breve) tempo in cui le due squadre si sono incontrate solo in B e per i nerazzurri non è mai stata una passeggiata: due pareggi e una vittoria. In realtà tutto inizia nella massima serie, nella disgraziatissima stagione 1997-98 che si conclude con una retrocessione per entrambe, decisamente ignominiosa quella dei partenopei che chiudono all’ultimissimo posto con solo 14 punti dopo aver cambiato la bellezza di 4 allenatori: da Lino Mutti alla vecchia gloria Vincenzo Montefusco passando per Carlo Mazzone e Giovanni Galeone. Una retrocessione che arriva dopo 33 anni consecutivi di A, la prima puntata di un rapido declino che porterà la società al fallimento, alla rifondazione e alla ripartenza dalla C con l’avvento di De Laurentis. L’Atalanta invece parte pure bene in quella stagione 1997-98, la coppia d’attacco Caccia-Lucarelli segna 5 reti nelle prime 4 giornate (compresa una vittoria 1-0 proprio a Napoli) poi pian piano si spegne e Mondonico non riesce a trovare rimedio: in tutto il girone di ritorno i nerazzurri vincono solo 4 volte (una ancora con i partenopei) e incassano la bellezza di 7 sconfitte, troppe per pensare di restare nella massima serie. Cala così il sipario sulla storia del Mondo e dell’Atalanta, anche se il “baffo di Rivolta” siederà ancora sulla panchina di viale Giulio Cesare, ma alla guida dell’AlbinoLeffe. Le due squadre ripartono quindi entrambe dalla serie B con l’intenzione di restarci il meno possibile, ma entrambe falliranno l’obiettivo. L’Atalanta si affida proprio a Mutti e l’ex bomber della promozione dalla C1 arriva a tanto così dall’obiettivo, ma fallisce clamorosamente le ultime partite dove raccoglie solo pareggi in serie, a Reggio Calabria, Lecce (entrambe finiranno in A) e Treviso, ma soprattutto in casa con le praticamente retrocesse Fidelis Andria e Reggiana. Due 0-0 che restano ancora tra i peggiori incubi della tifoseria nerazzurra che nell’ultima partita casalinga (questa sì vittoriosa) col Monza si scatena nella contestazione. Quel campionato resta il solo della storia recente nerazzurra (diciamo dalla retrocessione del 1987) che non si è concluso con un immediato ritorno nella massima serie.