Liverpool, una panchina da leggenda. Storia di Klopp e dei suoi incredibili predecessori

storia. La storia di Dino Nikpalj

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P er il popolo di Liverpool è uno scouse honoris causa, come campeggia sulle t-shirt rigorosamente rosse in vendita sui banchetti di Anfield. Per meriti acquisiti sul campo verrebbe da dire visto i risultati di Jürgen Klopp nei suoi 9 anni alla guida dei Reds.Il secondo allenatore straniero è Rafa Benitez, uno che arriva ad Anfield dopo aver vinto la Coppa Uefa con il Valencia e al primo colpo nel 2005 riporta la Champions in bacheca dopo 21 anni. Lo fa nella finale di Istanbul contro il Milan: 3-0 per i rossoneri nel primo tempo, 3-3 a fine ripresa e poi vittoria ai rigori. Ma non è il caso di pensarci su.

Dalle parti del Mersey non avrebbero mai immaginato di eleggere un tedesco come eroe: qualche miglia più a est era già successo in verità ai tifosi del City con Bernd Trautmann, paracadutista della Luftwaffe fatto prigioniero durante la Seconda Guerra mondiale, rimasto poi a difendere i pali del Manchester e diventato una leggenda. Klopp è arrivato invece in tempo di pace, prendendo in corsa il posto di Brendan Rodgers sul quale i Reds puntavano molto ma che non si è mai ripreso dall’aver perso il titolo alla terzultima giornata della stagione 2013-14 (condotta quasi tutta in testa) per uno sciagurato retropassaggio di Steven Gerrard. Il capitano, «the man in red», la quintessenza del Liverpool del terzo millennio: una cosa incredibile solo a pensarci.