L’ Atalanta va in casa della Lazio dopo una tappa europea colorata di biancoverde per entrambe, e per giunta a strisce orizzontali: divisa decisamente originale e portata con una certa quale autorevolezza sia dallo Sporting Lisbona che dal Celtic Glasgow, rivali rispettivamente dei nerazzurri e dei capitolini. Due pezzi di storia del calcio continentale, un palcoscenico sul quale l’Atalanta si sta affacciando da qualche anno con una certa qual continuità, mentre la Lazio può vantare una presenza decisamente più datata e assidua. Nel vorticoso viavai di giocatori tra Bergamo e Roma sponda Lazio (roba da farci due squadre) degli ultimi, diciamo, 40 anni spicca il nome di Cristian Vieri; è a lui che i biancazzurri devono molto della Coppa delle Coppe del 1999, primo titolo europeo, bissato poi qualche mese dopo dalla Supercoppa. Vieri è quel che si dice uno zingaro del pallone, capace di cambiare 12 squadre in 18 anni da professionista: all’Atalanta però c’è stato ben 3 volte ed è a Bergamo che chiude la carriera dopo un campionato 2008-2009 contrassegnato da infortuni, polemiche e da 2 gol a Udinese e Juventus, non sufficienti però a riallacciare il rapporto con la tifoseria nerazzurra rotto dopo la rete da ex con la Fiorentina nella stagione prima.