C alato, o quasi, il sipario sulla stagione calcistica 2023/24 dei vari club è tempo di bilanci. A Bergamo si fa festa considerato che i risultati fin qui ottenuti sono di assoluto livello e hanno consentito di realizzare la stagione più brillante dell’ultracentenaria storia nerazzurra. Oggi allarghiamo la visione andando a tirare la riga finale sull’annata di quei giocatori che, pur di proprietà dell’Atalanta, hanno vissuto la loro stagione sportiva lontani dal Gewiss Stadium. Parliamo ovviamente dei prestiti atalantini dei quali analizziamo l’annata agonistica per verificare se anche da lì arrivano buone notizie. Prima di addentrarci in discorsi più specifici vediamo in prima battuta i macro numeri. Se guardiamo alla percentuale di minuti disputati, sul totale possibile, vi è stata una positiva inversione di tendenza rispetto alle ultime due stagioni. Dopo due annate di calo si è registrata una decisa impennata nelle percentuali di utilizzo tornando verso gli ottimi livelli di tre anni fa. Altro aspetto positivo è quello riferito al fatto che tutte le quattro aree prese in considerazione hanno dato riscontri positivi. Non ci sono grosse differenze fra di loro e quindi il risultato finale è equamente distribuito. Due sono ovviamente le leghe di maggior interesse e dalle quali i tifosi si attendono risposte, la Serie A e la Serie B. La massima serie è rimasta a buoni livelli mentre la serie cadetta dopo un’annata non particolarmente felice è tornata su buoni risultati. Se analizziamo più a fondo nomi e numeri della serie A ci accorgiamo che la stagione ha riservato risultati più che discreti.