E sono sette, ed è primo posto. Per quanto durerà lo vedremo, ma intanto se guardate la classifica l’Atalanta la dovete cercare lassù, in cima in cima. Sopra tutti, anche sopra l’Inter, anche se i punti sono gli stessi, i milanesi sono avanti nello scontro diretto ma ora conta la differenza reti, che dice +1. Quindi, primo posto e dopo la sosta spina riallacciata con il campionato nel modo migliore. Alt, già sentiamo l’obiezione, vostro onore. Accolta. La partita andava chiusa prima, con quel dominio schiacciante, imbarazzante, che l’Atalanta ha esercitato nel primo tempo sul Parma. Che è una squadra al momento non pericolante, ma sembrava di un’altra categoria, nel senso di inferiore. Ma contro obiezione: l’Atalanta avrebbe vinto questa partita, non chiusa e poi riaperta, nelle stagioni scorse? Il dubbio viene, ed è legittimo. Quante volte ci siamo ritrovati a morderci le mani per i punti buttati via in una partita dominata ma non «ammazzata» al momento giusto? Tante, troppe. Non stavolta. L’Atalanta non l’ha chiusa un po’ per demeriti suoi e un po’ per oggettiva sfortuna, il Parma ha trovato coraggio e l’ha riaperta, l’Atalanta è stata bravissima - come sanno essere solo le squadre grandi grandi - nel non andare in affanno, nel cambiare al momento giusto (ci torniamo), nel trovare il gol del 3-1 grazie anche ai giocatori subentrati. E fu così che la sera del 21 novembre 2024 l’Atalanta è in testa alla classifica. Godetevela finché dura, ma la sensazione è che questa non sarà la prima volta in cui guarderemo una graduatoria così. Ne riparliamo subito.