Antegnate ricorda Afro Bertoncelli, martedì l’ultimo saluto. La sorella: «La moto ci faceva paura»

IL LUTTO. Morto sul lago d’Idro in un frontale con un altro motociclista. I funerali martedì 6 agosto alle 9, nella parrocchiale di Antegnate.

Patrik Pozzi

«La paura che avevamo si è avverata». Queste le parole intrise di dolore di Maruska, la sorella di Afro Bertoncelli, il motociclista di 46 anni di Antegnate morto sabato pomeriggio ad Anfo, sul lago d’Idro, nel Bresciano, in un incidente in cui è rimasto coinvolto mentre si trovava in sella alla sua motocicletta Yamaha MT09.

In moto per passione

La passione per le due ruote per il quarantaseienne era maturata da pochi anni, nel 2018. E, ciò, nonostante la contrarietà della sorella e della madre, Franca Poppa: «Noi – spiega ancora Maruska – avevamo paura che succedesse qualcosa di grave, come purtroppo è accaduto. Ma lui non voleva sentire ragioni. Diceva che questa era la sua passione». Bertoncelli lavorava come capo officina nell’azienda meccanica «Slimec» di Antegnate. E sabato pomeriggio stava facendo un giro in moto con tre suoi colleghi di lavoro, tutti e tre sulle rispettive due ruote. La zona del lago d’Idro la conosceva molto bene. Insieme al lago di Tenno era uno dei luoghi dove preferiva fare i suoi giri in moto.

La dinamica

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il quarantaseienne si è scontrato con un altro motociclista, un trentatreenne di Brescia che stava procedendo nella direzione opposta superando una fila di autovetture che procedevano a velocità moderata. L’impatto è stato frontale e violentissimo. Sbalzato di sella, Bertoncelli è finito nel canale di scolo di un torrentello a monte della strada rimanendo ucciso sul colpo. La dinamica potrà essere accertata anche grazie alle immagini registrate sia dalla dash cam che il quarantaseienne aveva sulla moto sia da quella che il collega che gli viaggiava dietro teneva sul casco.

L’ultimo saluto

La camera ardente è stata allestita ad Antegnate, nella corte in via Manzoni 58, dove il quarantaseienne aveva la sua abitazione con quelle dei suoi familiari. I funerali saranno celebrati martedì 6 luglio, alle 9, in parrocchiale. Tante sono le persone che già da sabato sera hanno portato le condoglianze alla famiglia.

«Afro – lo ricorda ancora Maruska – era buono, calmo, pacifico, disponibile con tutti. A me piace definirlo “peace & love”». Era anche un amante della musica rock e dello sport: oltre ad andare in bicicletta giocava a calcetto, tennis e sulla neve andava con lo snowboard. Un suo amico e collega di lavoro, Renato Agnelli, era morto nel 2018 anche lui in un incidente motociclistico. Bertoncelli teneva sul suo profilo Whatsapp una foto in cui è ritratto insieme a lui: «Purtroppo questa tragedia – conclude la sorella – non l’aveva convinto ad abbandonare la moto. Diceva che se fosse accaduto qualcosa sarebbe andata bene così, perché stava facendo qualcosa che amava».

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