Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Sabato 28 Dicembre 2024
Animali invertebrati, il Caffi si fa interattivo
NUOVO PROGETTO. Un nuovo spazio interattivo nella sala dedicata agli animali invertebrati al Museo Civico di Scienze Naturali Enrico Caffi in Città Alta. È la novità che è stata presentata il 28 dicembre, negli spazi del museo.
Un’inaugurazione condita da una certa emozione perché lo spazio è dedicato a Federico Gato Mazzoleni, che fin da bambino ha frequentato il Museo con curiosità e voglia di imparare diventando un brillante naturalista e collaboratore del Museo. Federico è purtroppo prematuramente scomparso (nel 2019, all’ età di soli 34 anni) ma, grazie alla sensibilità e alla generosità della madre Gabriella Baiguini e della compagna Elisabetta Aloisi (entrambe presenti alla presentazione dello spazio), è stato possibile realizzare questo “corner” per piccoli e grandi esploratori e scienziati che contribuirà a coltivare la passione per le scienze naturali di tanti giovani (e non solo) frequentatori del Museo.
Attraverso una semplice lente o ad occhio nudo si possono scorgere particolari e caratteristiche importanti per riconoscere gli animali o le loro tracce
«È questo uno spazio che è in continuità con la Mission del museo che porta avanti da oltre 20 anni. Quella di coinvolgere il pubblico nella logica che i musei di scienze naturali sono delle piccole rappresentanze di ciò che la natura ci offre, ma il compito del Museo è fare in modo che il visitatore veda questa rappresentanza e poi esca e continui a scoprire», ha detto il direttore del Museo di Scienze, Marco Valle. L’osservazione è il principale strumento del naturalista.
Cosa fare nel nuovo spazio
Attraverso una semplice lente o ad occhio nudo si possono scorgere particolari e caratteristiche importanti per riconoscere gli animali o le loro tracce. Nel nuovo spazio, insieme ad alcuni invertebrati da osservare, toccare e conoscere, sono disponibili due microscopi che consentono una visione fortemente ingrandita e distinta di campioni di dimensioni anche assai ridotte come piccoli insetti, le loro strutture ed apparati. L’ingrandimento e la visione tridimensionale fanno sì che i particolari spicchino incredibilmente nitidi. Appositi supporti recano preparati di invertebrati, o parti di essi, predisposti per l’osservazione al microscopio e, insieme alle schede esplicative, rendono l’osservazione attiva e interessante stimolando la curiosità e il desiderio di conoscenza e di meraviglia in chi vorrà avvicinarsi a questo stupefacente approccio di conoscenza.
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