Animali invertebrati, il Caffi si fa interattivo

NUOVO PROGETTO. Un nuovo spazio interattivo nella sala dedicata agli animali invertebrati al Museo Civico di Scienze Naturali Enrico Caffi in Città Alta. È la novità che è stata presentata il 28 dicembre, negli spazi del museo.

Un’inaugurazione condita da una certa emozione perché lo spazio è dedicato a Federico Gato Mazzoleni, che fin da bambino ha frequentato il Museo con curiosità e voglia di imparare diventando un brillante naturalista e collaboratore del Museo. Federico è purtroppo prematuramente scomparso (nel 2019, all’ età di soli 34 anni) ma, grazie alla sensibilità e alla generosità della madre Gabriella Baiguini e della compagna Elisabetta Aloisi (entrambe presenti alla presentazione dello spazio), è stato possibile realizzare questo “corner” per piccoli e grandi esploratori e scienziati che contribuirà a coltivare la passione per le scienze naturali di tanti giovani (e non solo) frequentatori del Museo.

Attraverso una semplice lente o ad occhio nudo si possono scorgere particolari e caratteristiche importanti per riconoscere gli animali o le loro tracce

«È questo uno spazio che è in continuità con la Mission del museo che porta avanti da oltre 20 anni. Quella di coinvolgere il pubblico nella logica che i musei di scienze naturali sono delle piccole rappresentanze di ciò che la natura ci offre, ma il compito del Museo è fare in modo che il visitatore veda questa rappresentanza e poi esca e continui a scoprire», ha detto il direttore del Museo di Scienze, Marco Valle. L’osservazione è il principale strumento del naturalista.

Cosa fare nel nuovo spazio

Attraverso una semplice lente o ad occhio nudo si possono scorgere particolari e caratteristiche importanti per riconoscere gli animali o le loro tracce. Nel nuovo spazio, insieme ad alcuni invertebrati da osservare, toccare e conoscere, sono disponibili due microscopi che consentono una visione fortemente ingrandita e distinta di campioni di dimensioni anche assai ridotte come piccoli insetti, le loro strutture ed apparati. L’ingrandimento e la visione tridimensionale fanno sì che i particolari spicchino incredibilmente nitidi. Appositi supporti recano preparati di invertebrati, o parti di essi, predisposti per l’osservazione al microscopio e, insieme alle schede esplicative, rendono l’osservazione attiva e interessante stimolando la curiosità e il desiderio di conoscenza e di meraviglia in chi vorrà avvicinarsi a questo stupefacente approccio di conoscenza.

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