
(Foto di Foto di julien Tromeur su Unsplash)
AL «PAPA GIOVANNI». Oggi il «patto» per la cura dei pazienti cronici deve estendersi oltre il ricovero.
Un corso sulla salute del fegato ideato a partire da casi concreti sottoposti dai medici di assistenza primaria da tutta la provincia. È un format innovativo e coinvolgente il corso di aggiornamento in Epato-Gastroenterologia, che per la quindicesima edizione si è tenuto il 22 febbraio all’Auditorium «Lucio Parenzan» dell’Ospedale di Bergamo. Specialisti epatologi dell’Asst Papa Giovanni XXIII e di altri ospedali della provincia hanno fatto il punto sulle novità più rilevanti nelle cure delle malattie del fegato.
Agli oltre 120 partecipanti, tra medici di assistenza primaria, specialisti e infermieri, è stata offerta una panoramica completa delle novità sulle infezioni virali, sulle campagne di screening in atto per i virus delle epatiti B, C e D, sulle epatopatie colestatiche, sulla steato-epatite non alcolica e sull’epatocarcinoma, con l’obiettivo di fare squadra nell’interesse del paziente.
La principale novità di questa edizione è stata proprio nel format scelto dagli organizzatori, i medici della Gastroenterologia Epatologia e trapiantologia dell’Asst Papa Giovanni XXIII Luisa Pasulo, Michela Triolo e Mauro Viganò, sotto la supervisione scientifica di Stefano Fagiuoli, direttore dell’Unità e del Dipartimento di Medicina e professore dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Con l’aiuto del dottor Marzio Mazzoleni sono stati raccolti in fase di preparazione al corso i principali quesiti, dubbi o casi pratici ricorrenti nella cura delle diverse patologie del fegato, novità diagnostico-terapeutiche e di screening messe in atto in campo epatologico. Queste stesse domande hanno fatto da scaletta agli interventi dei relatori sull’epatocarcinoma, sulla cirrosi, sul trapianto di fegato, sulle malattie colestatiche, le epatopatie virali, con un’attenzione particolare alle nuove terapia disponibili e a quelle in fase di sviluppo presso la Gastroenterologia Epatologia e trapiantologia del Papa Giovanni XXIII.
L’approccio multidisciplinare del Papa Giovanni XXIII nella cura delle principali malattie del fegato vede lavorare fianco a fianco gli epatologi e gastroenterologi con molti altri specialisti ospedalieri come l’oncologo, il chirurgo dei trapianti, l’anatomo-patologo, il rianimatore, l’infettivologo, il radiologo e il diabetologo. Questo approccio multidisciplinare è possibile grazie ai board multidisciplinari interni all’ospedale nei quali i diversi specialisti discutono delle scelte diagnostiche e terapeutiche dei casi più complessi.
Basti pensare alla scelta che deve essere fatta sui farmaci da prescrivere per ogni singola patologia, che deve considerare gli effetti collaterali e l’impatto generale sull’organismo
Oggi l’alleanza per la cura dei pazienti cronici deve estendersi oltre la fase di acuzie del ricovero ospedaliero, per proseguire quando il paziente torna al domicilio e viene seguito dal medico di assistenza primaria in collaborazione con gli specialisti, continuando così il percorso di cura di malattie spesso complicate e gravate anche dalla presenza di altre patologie concomitanti. Basti pensare alla scelta che deve essere fatta sui farmaci da prescrivere per ogni singola patologia, che deve considerare gli effetti collaterali e l’impatto generale sull’organismo.
Appuntamenti come quello di febbraio permettono di gestire al meglio il paziente sul territorio. Negli anni questa collaborazione tra specialisti e medici di assistenza primaria ha reso ancora più efficiente sia l’invio dei pazienti allo specialista, che si presenta a visita con tutti gli esami preliminari che devono essere fatti in fase di diagnosi, sia nel successivo monitoraggio. Il dialogo tra specialista e medico delle cure primarie diventa così più fluido ed efficiente, a beneficio del paziente.
Il prossimo appuntamento sarà giovedì 10 aprile, con un Corso - sempre organizzato per gli specialisti e per i medici delle cure primarie dalla Gastroenterologia - su epatiti virali (B e Delta in particolare), epatiti colestatiche, e trapianto. Per iscrizioni rivolgersi al Centro Congressi Giovanni XXIII.
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