Cronaca / Isola e Valle San Martino
Martedì 27 Agosto 2024
Al semaforo sulla Statale una pioggia di multe: oltre mille in tre mesi
A CALOLZIOCORTE. All’incrocio fra corso Dante e via Galli, con la nuova regolamentazione lunghe code. Record per un automobilista di Rossino: sei sanzioni.
È grande polemica a Calolziocorte per il funzionamento del semaforo sulla Statale per Bergamo, all’incrocio tra corso Dante e via Attilio Galli. Ad alimentare le critiche, che avranno sicuramente sviluppo anche in sede di Consiglio comunale, alla ripresa dell’attività dopo il periodo feriale, la grande quantità di multe arrivate agli automobilisti in circa tre mesi: si parla di più di mille sanzioni che sono già state notificate o stanno per esserlo.
Più multe per ciascun automobilista
Addirittura per tanti automobilisti le multe sono state più di una, a un cittadino della frazione Rossino le sanzioni arrivate sarebbero state sei. Su questo semaforo infatti sono state posizionate le telecamere con il sistema «T-Red» sia per il traffico di corso Dante che per il traffico proveniente da via Galli, con sanzioni arrivate anche per il superamento di una ruota della striscia di arresto. Della questione si era discusso in Consiglio comunale lo scorso mese di marzo, all’indomani della nuova regolamentazione del semaforo e, nella circostanza, il sindaco Marco Ghezzi aveva dichiarato che «l’entrata in funzione sarebbe arrivata dopo la fase di sperimentazione e che sarebbe stata messa in evidenza». Tutto questo per il vero, come sostengono tanti cittadini, non sarebbe avvenuto e si è provveduto a posare la segnaletica, tra l’altro non molto visibile, visto il meccanismo di funzionamento tra il passaggio dal giallo al rosso. Fatto è che con l’arrivo in grande quantità delle multe le polemiche sono divampate via social sulla pagina «Sei di Calolzio se...».
con l’arrivo in grande quantità delle multe le polemiche sono divampate via social sulla pagina «Sei di Calolzio se...».
Il Comune: salvaguardiamo la sicurezza
Da parte dell’amministrazione comunale, tramite le dichiarazioni del primo cittadino, viene evidenziato che «lo strumento in atto è legato alla salvaguardia della sicurezza e non per fare cassa». La nuova regolamentazione tra l’altro fa registrare lunghe code, sia in direzione Lecco che in quella per Bergamo, per il traffico sulla Statale oltre che per quello da via Galli per immettersi sulla Statale. Tra l’altro per il traffico da via Galli è stata ripristinata la svolta a sinistra che era stata abolita 40 anni fa.
Sulla questione si è registrata una presa di posizione della capogruppo di «Calolziocorte Bene Comune», Sonia Mazzoleni, che ha diramato un comunicato di critica. «Come su altre questioni aperte a Calolziocorte – si legge nel comunicato – non serve più dire a questa amministrazione comunale che i problemi non si creano ma si risolvono, perché la storia si ripete quotidianamente. Tantissimi cittadini in questi mesi hanno dovuto constatare e convivere con le molteplici difficoltà causate dalle modifiche apportate al semaforo tra corso Dante e via Galli, che hanno notevolmente rallentato il flusso del traffico in uscita dal centro della città, creando un blocco della circolazione, anche a ritroso, lungo corso Europa e per chi scende dalla zona collinare, ma soprattutto corredate da salatissime e numerosissime sanzioni».
La nuova regolamentazione tra l’altro fa registrare lunghe code, sia in direzione Lecco che in quella per Bergamo, per il traffico sulla Statale oltre che per quello da via Galli per immettersi sulla Statale. Tra l’altro per il traffico da via Galli è stata ripristinata la svolta a sinistra che era stata abolita 40 anni fa
Prevista una raccolta firma
Da qui la decisione del gruppo consiliare «di promuovere a settembre una raccolta di firme da inviare al sindaco, affinché siano ripristinate le precedenti indicazioni semaforiche con l’obbligo di svolta a destra per chi proviene da via Galli per raggiungere corso Dante e che venga rimosso il rilevatore che, a differenza di quanto sostiene il sindaco Ghezzi, riteniamo sia stato posizionato solo per far cassa».
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