Aeroporto, addetta alla biglietteria aggredita da una viaggiatrice

ORIO. Lo segnala la Cisl in una nota: «Ennesimo caso». La lavoratrice è stata afferrata per i capelli. È successo il 9 settembre.

«Nei giorni scorsi, proprio mentre si stava tenendo un incontro tra organizzazioni sindacali e Sacbo sui casi di aggressioni nei confronti delle lavoratrici dello scalo di Orio al Serio, un nuovo caso di violenza nei confronti di una addetta si è consumato all’interno dell’aeroporto. Una viaggiatrice ha afferrato per i capelli la lavoratrice e le ha provocato lesioni giudicate guaribili in almeno 8 giorni». Lo segnala la Cisl di Bergamo in una nota.

«L’ennesimo caso di una lunga scia di eventi – spiega il sindacato – che da qualche mese caratterizza l’aeroporto bergamasco, letteralmente preso d’assalto per le vacanze estive e non sempre con numero di addetti adeguato alle necessità, né con personale di sorveglianza e sicurezza tale da poter salvaguardare tutte le addette e gli addetti alla gestione dei passeggeri».

Fit Cisl aveva chiesto l’incontro con Sacbo proprio per affrontare questi temi. «Abbiamo ricevuto da parte del Gestore la massima disponibilità al fine di trovare le migliori soluzioni che possano eliminare o ridurre il più possibile i rischi di aggressione subite dai dipendenti dell’aeroporto – dice Nicola Priore, operatore della Fit Cisl di Bergamo. Nello specifico, la nostra organizzazione ha evidenziato che i lavoratori, ad oggi, non ritengono di lavorare in un ambiente protetto anche a causa degli ultimi episodi accaduti che incidono fortemente anche sulla percezione di sicurezza individuale. Il tutto nonostante , a detta dell’Azienda, le azioni messe in campo siano già molto corpose. Abbiamo anche evidenziato che dal nostro punto di vista, ci sono delle situazioni che devono essere sicuramente più attenzionate, come ad esempio tutte quelle riguardanti l’ eccedenza bagagli, ritardi, cancellazioni over-booking ecc., che indubbiamente causano criticità, alterchi ed aggressioni (verbali e fisiche). Inoltre abbiamo richiesto l’innalzamento della soglia di sorveglianza e l’impiego più numeroso e continuo (nelle zone a rischio) di personale addetto alla sicurezza in modo da poter salvaguardare tutte le addette e gli addetti alla gestione dei passeggeri».

Le azioni di Sacbo

«Sacbo – continua Priore -, ci ha illustrato tutte le iniziative messe fin ora in campo ed in fase di progettazione futura. Ad esempio, sono in fase di sviluppo una serie di applicazioni (ovviamente su accettazione volontaria e non utilizzabile ai fini disciplinari) che potrà da un lato monitorare i percorsi del personale e da un altro immediatamente attivare un «Alert» per un pronto intervento sempre più immediato. Verrà anche aumentato il personale della Security e della Control Room. È indubbio che attraverso la videosorveglianza oggi l’aeroporto sia “controllato” costantemente, ma abbiamo richiesto che l’intervento, a segnalazione d’aiuto effettuata, sia immediato e tempestivo a prescindere dall’evoluzione della discussione, in modo da poter anticipare qualunque eventuale evoluzione negativa».

«Per questo abbiamo chiesto di allargare il tavolo a tutti gli attori aeroportuali chiedendo a Sacbo di invitare Enac, e tutti i vettori aeroportuali, al fine di poter istituire un “Osservatorio di Sito” che, coinvolgendo anche chi le aggressioni le subisce (i lavoratori), possa individuare le migliori soluzioni al fine di poter intervenire in maniera tempestiva e costruttiva rispetto alle problematiche evidenziate. Riteniamo – conclude il sindacalista Fit Cisl -che questi interventi siano quanto mai necessari e , ormai, non ci sia più tempo per indugiare. La sicurezza è un diritto dei lavoratori».

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