Addio a Roberto Sestini, presidente Siad: «Un grande uomo del fare»

IL LUTTO. Si è spento a 88 anni l’imprenditore Roberto Sestini, presidente del gruppo chimico bergamasco. Guidò Confindustria Bergamo e Camera di Commercio. Lunedì 8 gennaio i funerali.

Addio a Roberto Sestini, presidente della Siad, azienda chimica bergamasca sorta nel 1927 che guidava dal 1970. Nato a Bergamo l’11 dicembre 1935, Sestini lascia la moglie Giovanna, i figli Bernardo, Roberta e Cristina. Laureato in Ingegneria in Svizzera e in Economia e Commercio ad Ancona, entrò in azienda nel 1959 e diventò amministratore delegato nel 1965. Poi, alla morte improvvisa del padre Bernardo nel 1970, prese le redini del gruppo, affiancato dal 2005 dal figlio Bernardo come amministratore delegato.

Incarichi istituzionali

Nella sua lunga carriera ha ricoperto anche incarichi istituzionali, tra cui la Presidenza in Confindustria Bergamo (1985-1991), la Presidenza in Camera di Commercio di Bergamo (1992-2010), la Vicepresidenza in Federchimica (1989-1995). È stato anche consigliere prima della Popolare e di Bpu e poi membro del Consiglio di sorveglianza di Ubi Banca. Sestini è stato a più riprese anche nel Consiglio di amministrazione di Sacbo – la società di gestione dell’aeroporto di Orio – sotto la presidenza di Ilario Testa e confermato con la presidenza Ratti, rimanendovi fino al luglio 2010.

L’impegno per la cultura

Intenso anche l’impegno sociale e culturale con la Fondazione Sestini, costituita nel 1987 con l’obiettivo di organizzare manifestazioni culturali, il sostegno al mondo medico-scientifico, la pubblicazione di materiale di studio e di divulgazione tecnico-scientifica e la creazione di borse di studio. Roberto Sestini è stato il creatore dell’Archivio fotografico Sestini che oggi compone il Museo della fotografia nel Convento di San Francesco in Città Alta, dove si conservano oltre un milione di scatti. Appassionato di barche come il nonno e il padre, Sestini negli anni Sessanta è stato campione nei fuoribordo 500.

I funerali lunedì 8 gennaio

I funerali si terranno lunedì 8 gennaio alle 14.30 nella Basilica di Sant’Alessandro Alessandro in colonna a Bergamo.

Gori: «Una perdita dolorosa»

«Quella di Roberto Sestini è per Bergamo una perdita dolorosa - le parole del sindaco Giorgio Gori -. E la ragione è che si trattava davvero di uomo fuori da comune. Per capacità imprenditoriale, per visione, ma soprattutto per l’attaccamento alla città che ha manifestato nel corso di tutta la sua vita. Ha amato Bergamo e l’ha servita, come imprenditore e come figura istituzionale. Tante volte mi sono ritrovato a pensare, e a dire, che Roberto Sestini rappresentava per me uno straordinario esempio, una vera guida. L’ho conosciuto negli anni finali della sua vita, ma mi è bastato per nutrire per lui affetto e grandissima stima. Bergamo ha la fortuna di contare su tante persone di qualità, ma Roberto Sestini le superava tutte per generosità. Sono felice di avergli potuto conferire la medaglia d’oro della nostra città».

Bettoni: « Lungimirante uomo del fare»

«Quello di Roberto Sestini è sempre stato un campo largo, coltivato e con abbondanza di frutti nei molti anni in cui è stato saldo timoniere della sua Siad SpA, ma anche un suscitatore, sostenitore, affiancatore convinto e tenace delle istituzioni Con lui si sono fatti giganteschi e decisivi passi di progresso e sviluppo per Bergamo. L’ho sperimentato – ammirato, sempre, della sua capacità di andare al cuore dei problemi, e risolverli – nei miei dieci anni alla guida della Provincia, con lui alla testa della Camera di Commercio» questo il ricordo di Valerio Bettoni, già presidente della Provincia di Bergamo dal 1999 al 2009.

«Basterà ricordare alcune delle molte tappe vissute insieme, a partire dalla Servitec nella città di Dalmine, vicino alla Facoltà di ingegneria e al servizio delle aziende. Seppe cogliere le spinte della tecnologia che avanzava veloce. Lo stesso fu per l’aeroporto di Orio, quando Bergamo aveva il 50,01%: lo difendemmo con il Patto di Sindacato e Sestini fu in prima linea. Ricordo quando i passeggeri erano attorno al milione: oggi hanno superato i 16 milioni. Ancora in tema di collegamenti del futuro rientrano la realizzazione della BreBeMi, passata attraverso gli organismi istituzionali, e la tramvia della Valle Seriana. Idem con lo slancio pionieristico per il decollo della Fiera. Si chiamava la Camera di Commercio e Roberto Sestini c’era, con prontezza, disponibilità e intelligenza, sempre lungimirante. C’è stato – altro esempio – anche per la costante vicinanza all’Esperia. Insomma, non si poteva non restare colpiti dai suoi modi che si distinguevano anche per signorilità nell’approccio. Va detto che era stimolante ma anche facile collaborare con lui, un uomo del fare, pragmatico e operativo. È un’altra grande personalità che ci lascia: verso Roberto Sestini abbiamo un dovere forte di riconoscenza. Per me personalmente è la perdita di un grande amico, costantemente pronto a collaborare. Non posso non provare commozione e rimpianto».

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