Accademia Carrara, i giardini aprono il 20 settembre

LA PINACOTECA. Ufficializzata la data, Bonaldi: «Tremila metri quadri di verde saranno restituiti alla città». Ci saranno anche il bistrot e il nuovo camminamento. Gandi: «Sforzo collettivo da parte degli enti coinvolti».

01:12

L’ipotesi di un’inaugurazione settembrina già si ventilava, ma ora c’è l’annuncio ufficiale, da parte di Fondazione Accademia Carrara, dell’apertura dei giardini della pinacoteca il prossimo 20 settembre, un venerdì. I nuovi spazi verdi dallo spirito romantico, a corredo della galleria e scuola di disegno voluta dal conte Giacomo Carrara, saranno consegnati alla città completamente restaurati e con un bistrot al suo interno.

Tra le novità il camminamento che consentirà una fruizione più fluida del percorso museale, perché permetterà il passaggio dalle sale del museo verso l’esterno.

«Restituiamo 3mila metri quadri di verde alla città»

Un progetto che giunge a compimento con qualche ritardo, anche per la difficoltà nel reperire risorse: era infatti stato annunciato per la Capitale della Cultura 2023. L’obiettivo, pur con qualche attesa, viene ora raggiunto. La presentazione dell’intervento, costato circa 3 milioni di euro, sarà presentato alla stampa, prima dell’apertura ufficiale, in due occasioni (a Milano e a Bergamo). «Questa inaugurazione è attesissima – spiega Gianpietro Bonaldi, general manager di Fondazione Accademia Carrara – sarà un evento molto importante per il museo e per tutta la città, perché restituiamo 3mila metri quadri di verde. Inoltre cambierà radicalmente la visita al museo, la percezione che ne avrà ogni visitatore. E cambieranno anche i servizi, perché il bistrot completa il museo, istituzione culturale internazionale». In vista dell’evento del 20 settembre, Fondazione Accademia Carrara organizzerà alcuni appuntamenti preparatori: «Non mancheranno occasioni per fare festa, appena finita l’estate – accenna Bonaldi –. Questo spazio dovrà essere percepito come parte integrante della città, da vivere nel tempo libero in grande serenità e libertà».

Al progetto ha contribuito la Regione Lombardia (con 1,6 milioni di euro), il Comune di Bergamo (1,2 milioni), la stessa Fondazione Carrara (che ha fatto specifici investimenti per gli arredi). E ancora, PwC, realtà privata a cui sono stati intitolati i giardini (l’organizzazione, che offre alle imprese servizi fiscali, legali, di revisione contabile e di consulenza, ha messo a disposizione 250mila euro).

I dettagli del progetto

Il progetto è firmato dall’architetto Antonio Ravalli con la collaborazione di Inout architettura per la parte paesaggistica e inserisce tre nuovi elementi alla visita in pinacoteca. I giardini PwC sono «una conferma – spiegano dall’Accademia Carrara – di volersi aprire sempre più alla città, consegnando a Bergamo un nuovo spazio da vivere attraverso inediti scorci e prospettive». E ancora, il nuovo camminamento: oltre al nuovo ingresso indipendente da via della Noca (le scalette che portano a Sant’Agostino), i visitatori potranno accedere ai giardini direttamente dall’ultima sala espositiva, grazie a un nuovo spazio di connessione, in parte nascosto dal terreno della collina, dotato di rampe, scale e un ascensore. Infine l’ex magazzino dismesso, trasformato in «Bù Bistrot» con accesso indipendente (con la stessa gestione del Bù Cheese Bar di via Monte San Michele, a fianco della Procura).

Il cantiere ormai è chiuso. È della scorsa settimana il sopralluogo dell’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Bergamo Ferruccio Rota: «Sono soddisfatto della conclusione dei lavori e dell’annuncio dell’inaugurazione – afferma –. È in programma un ultimo sopralluogo nei prossimi giorni, per valutare la conclusione dei lavori in vista della riapertura alla città dei giardini della Carrara». Per l’assessore alla Cultura, Sergio Gandi, l’intervento è «frutto di uno sforzo collettivo degli enti e delle realtà coinvolte. Questa inaugurazione completa l’offerta dell’Accademia Carrara, che oltre a contare su una straordinaria collezione e a mostre temporanee di grande interesse, può accogliere i suoi visitatori in un bellissimo contesto naturalistico e storico».

© RIPRODUZIONE RISERVATA