A nuovo spazi e servizi, il Patronato di Bergamo si rifà il look

L’INTERVENTO. Per la grande struttura dedicata alle emergenze caritative al via una radicale ristrutturazione. Lavori per 10 milioni. Le attività non si fermeranno.

Inizierà nei prossimi giorni l’adeguamento degli immobili del Patronato San Vincenzo ai nuovi standard di efficienza energetica e sismica, necessari per proseguire il servizio rivolto alle situazioni di grandi marginalità presenti in città. Alla soglia dei cent’anni del Patronato, si è reso necessario un significativo intervento di ristrutturazione. «Questo percorso di aggiornamento di spazi e servizi - spiega Luigi Zucchinali, presidente della Fondazione don Resmini, che gestisce gli spazi del Patronato – era già nei pensieri di don Fausto. È una grande responsabilità portare avanti questa progettualità, ma lo faremo nel nome di don Fausto, del fondatore don Bepo e con l’aiuto di tutti i bergamaschi che non ci hanno mai fatto mancare il loro appoggio».

«Non si tratta solo di rinforzare i muri, ma rendere gli spazi di accoglienza dignitosi, belli e ordinati pur conservando lo stile sobrio ed essenziale che la cura paziente di anime e corpi richiede»

Quattro le parole d’ordine dell’intervento: sobrietà, efficienza, rispetto e cura. Attenzioni che per chi frequenta il Patronato non sono nuove. È noto infatti che la richiesta del Superiore don Davide Rota è quella di pregare la Provvidenza. Spiega proprio don Davide: «Non per il denaro, che serve, ma per ispirare il futuro di questo luogo. Se non mettiamo al centro di ogni scelta la fede nella Provvidenza, il cambio di pelle del Patronato non porterebbe a risultati ottimali. Non si tratta solo di rinforzare i muri, ma rendere gli spazi di accoglienza dignitosi, belli e ordinati pur conservando lo stile sobrio ed essenziale che la cura paziente di anime e corpi richiede».

Cosa fa il Patronato

Ad oggi il Patronato ospita dormitori e centri di ascolto che facilitano un primo contatto con la persona in difficoltà che qui si rivolge per il bisogno primario di un letto e una doccia. Nei suoi laboratori, la Fondazione ospita inoltre più di mille persone l’anno che seguono corsi per apprendere una professionalità, svolgono piccoli lavori di assemblaggio o smontaggio, maturando o riacquistando una consapevolezza del valore dell’impegno. Una scuola di italiano e una costante assistenza educativa, amministrativa e legale consentono poi di seguire il percorso verso l’integrazione sociale attraverso la conoscenza delle regole del vivere civile. Parallelamente un’accoglienza notturna accompagna il migrante dai dormitori a una reinserimento abitativo «guidato» (housing led), fino alla conquista di una piena autonomia. Senza dimenticare la mensa quotidiana, che somministra 650 pasti giorno e che è un momento prezioso di comunità dove il confronto e il contatto si rafforzano. In questo quadro, l’impatto che la ristrutturazione avrà sul territorio bergamasco sarà ancora più alto. Il miglioramento dei servizi di accoglienza porterà a un aumento significativo dell’offerta dei posti letto nei dormitori e negli housing led.

I lavori proseguiranno per settimane, ma i servizi non verranno mai interrotti.

«Questa alleanza tra Patronato San Vincenzo e Fondazione don Fausto Resmini è parte della presenza della Chiesa di Bergamo nel cuore della carità - afferma il presidente del Patronato, Massimo Cincera –. Le marginalità sono sempre state presidiate dalle opere diocesane e questo progetto si propone di confermare Bergamo un modello di riferimento per l’integrazione e l’accoglienza, dimostrando che da sempre l’attenzione alle persone in situazioni di vulnerabilità è una priorità della comunità. Pensiamo alla nostra realtà, quando all’inizio del 1900 gli orfani delle guerre trovavano casa nelle stanze buie della casa originaria di Città Alta e poi nell’attuale “Casa Centrale” del Patronato. Senza dimenticare l’attività svolta dai sacerdoti che hanno gestito le emergenze della droga, come don Roberto Pennati, e quelle del carcere e dell’immigrazione come don Resmini».

Accanto alla Diocesi di Bergamo, il percorso di riqualificazione è stato seguito con grande attenzione e sostenuto da Intesa Sanpaolo. «Abbiamo lavorato insieme alla Diocesi con un approccio di co-progettazione che riteniamo il più efficace per rispondere concretamente ai bisogni della società» commenta Paolo Bonassi, Chief social impact officer Intesa Sanpaolo. «Il sostegno al progetto, che ha visto anche la collaborazione della Direzione Impact, leader nel servizio finanziario al Terzo settore, è stato definito in tempi straordinariamente rapidi. E così, grazie anche al nostro contributo, presto le persone in momentanea difficoltà di questo territorio, che come Intesa Sanpaolo sentiamo un po’ nostro, avranno un’opportunità di ripartire sul binario giusto».

Investimento da 10 milioni di euro

«Tutti possono sostenerci. Chiunque volesse donare beni di prima necessità, prodotti per l’igiene personale o per la pulizia può contattarmi direttamente, scrivendo una mail a [email protected]»

L’investimento complessivo dell’operazione è di circa 10 milioni. «Dietro ai numeri, che sono importanti, si cela un impegno straordinario da parte di tutti coloro che contribuiscono a rendere possibile la nostra missione» spiega ancora Don Davide . Siamo convinti di ciò e per questo affidiamo le nostre preghiere a don Bepo Vavassori, a don Fausto Resmini e a San Charbem Makhluf, un santo eremita libanese che trascorse la vita in una grotta a pregare. Come il Libano, terra in cui visse San Makhluf, è stato per secoli la patria dove hanno convissuto in pace popoli e religioni diverse, anche il Patronato si regge sulla preghiera dei suoi preti e amici, celebrando la possibilità della convivenza di quanti dal mondo giungono a Bergamo». I lavori proseguiranno per settimane, ma i servizi non verranno mai interrotti. «Tutti possono sostenerci – dice Luigi Zucchinali –. Chiunque volesse donare beni di prima necessità, prodotti per l’igiene personale o per la pulizia può contattarmi direttamente, scrivendo una mail a [email protected]».

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