Violazione degli obblighi di assistenza familiare, a Orio arrestato il campione di ciclismo Vainsteins

IL CASO. L’ex ciclista Romans Vainsteins, nel 2000 Campione del Mondo a Plouay, è stato arrestato all’aeroporto di Orio al Serio dove era appena atterrato da Riga.

L’uomo, lettone di 52 anni, deve scontare 4 mesi per violazione degli obblighi di assistenza familiare e, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato al carcere di Bergamo. L’arresto dell’ex atleta è stato eseguito dai carabinieri del Comando provinciale di Lecco.

La vicenda risale al 2018

Vainsteins, per la Procura di Bergamo, dopo la separazione dalla moglie avrebbe trascurato di versare gli alimenti alla figlia che con la madre ha continuato a vivere nella Bergamasca (prima in città e poi a Stezzano), dove il campione si era trasferito. L’ex ciclista (ritirato nel 2004 e da tempo tornato in Lettonia) era quindi a processo per violazione degli obblighi di assistenza familiare, dopo la denuncia presentata nel 2012 dalla ex, pure lei lettone.

Vainsteins, a seguito della separazione, avvenuta nel 2001, si era impegnato a versare alla figlia, nata nel 1997, un milione di vecchie lire al mese, diventate 516 euro. «Fino al 2009 i versamenti sono stati puntuali - aveva spiegato nel 2018 la ex moglie in udienza -. Dal 2010 al 2012 saltuari, mentre dal 2013 a oggi (2018, ndr) non ha più versato un euro». Oggetto del contendere anche una polizza, a favore della figlia.

La madre e la ragazza si erano costituite parte civile con l’avvocato Roberta Barbieri che aveva sostenuto - in opposizione alla tesi difensiva - che gli alimenti dovevano essere corrisposti anche dopo i 18 anni. In totale la figlia aveva reclamato circa 70 mila euro. L’accusa aveva chiesto a quell’epoca una condanna a 4 mesi, senza generiche, la difesa aveva invocato le attenuanti. La sentenza aveva condannato il ciclista a 4 mesi e a 300 euro di multa per violazione degli obblighi di assistenza familiare. «Vainsteins è in Lettonia, ora la difficoltà sarà ottenere l’effettivo risarcimento» aveva detto l’avvocato Barbieri nel 2018. Da qui l’arresto a Orio al Serio nella giornata del 10 marzo.

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