![Manuel Vargiu Manuel Vargiu](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2025/2/13/photos/cache/un-grande-lavoratore-ponteranica-piange-manuel_11127036-e9ec-11ef-9032-03330b513a87_1920_1080_v3_large_libera.webp)
Cronaca / Hinterland
Giovedì 13 Febbraio 2025
«Un grande lavoratore». Ponteranica piange Manuel
IL LUTTO. Meccanico di Ponteranica, stava facendo partire un nuovo tritalegna quando un’esplosione dal motore ha fatto schizzare il pezzo d’acciaio che lo ha ferito alla testa.
«Ci eravamo visti stamattina, come tutti i giorni, lo avevo tirato matto per una vite che mi serviva, avevamo riso e scherzato. Poi oggi pomeriggio ho saputo cos’era successo e non ci volevo credere. Siamo tutti sconvolti, Manuel era un bravissimo ragazzo, appassionato di motori e un grandissimo lavoratore». A parlare è un collega di Manuel Vargiu, meccanico di 45 anni di Ponteranica che mercoledì 12 febbraio è rimasto vittima di un infortunio ai Vivai Cattaneo di Valbrembo, dove lavorava da una quindicina d’anni. Si occupava della manutenzione dei macchinari, e ieri stava facendo partire un nuovo tritalegna che era stato appena acquistato dalla ditta ed era arrivato il giorno prima.
Dinamica da accertare
Cosa sia successo al macchinario è ancora tutto da accertare da parte dei tecnici della Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro di Ats, intervenuti insieme ai carabinieri della Stazione di Villa d’Almè.
La ricostruzione dell’incidente
Alle 16.40 Manuel Vargiu, insieme a un collega, stava lavorando sul tritalegna: quando ha avviato il motore c’è stata un’esplosione che ha fatto schizzare un bullone d’acciaio a tutta velocità. Il meccanico, che si trovava davanti, è stato colpito alla testa in modo violentissimo ed è morto sul colpo, mentre il collega è rimasto illeso.
Subito è partita la chiamata al Nue 112. La centrale Soreu delle Alpi ha inviato l’auto medicalizzata dall’ospedale Papa Giovanni XXIII e un’ambulanza della Padana Emergenza, ma il medico rianimatore ha potuto solo constatare il decesso del meccanico. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Bergamo con una squadra, i carabinieri e i tecnici di Ats a cui sono affidate le indagini. Hanno ascoltato il collega che si trovava con Vargiu al momento dell’incidente e posto sotto sequestro il tritalegna e raccolto altri elementi ritenuti utili per fare chiarezza sulla dinamica.
La salma del meccanico è stata composta nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni a disposizione del magistrato che ne disporrà l’autopsia. Ai Vivai Cattaneo nessuno ha voglia di parlare, uno dei figli del titolare si limita a confermare: «Vargiu era nostro dipendente e lavorava qui da anni, almeno una quindicina».
Papà di un ragazzo di 17 anni
Il meccanico viveva a Ponteranica in via IV Novembre 55 con la moglie Orietta Zambelli e il figlio di 17 anni. Nello stesso stabile vivono anche i genitori di Orietta. Il papà proprio ieri era tornato a casa dall’ospedale dopo un intervento al cuore. Avvisati della tragedia, moglie e figlio insieme a un amico sono andati subito ai Vivai, dove sono arrivati anche altri familiari. «La famiglia di Vargiu viveva a Ponteranica bassa, in via della Vite – racconta una conoscente – la mamma è morta anni fa e il padre, Francesco, ha vissuto lì ancora per qualche anno e poi si è trasferito. Orietta invece è originaria di Ponteranica alta come i suoi genitori, molto conosciuti in paese». «Era una bravissima persona, riservata ma salutava sempre ed era gentilissimo» afferma una negoziante della via.
«Si sono sposati nel 2005 e hanno sempre abitato qui in via IV Novembre – sottolinea una residente –, il figlio ha frequentato il corso di Judo per qualche anno, poi ha smesso quando è diventato più grande».
«Manuel era un grande appassionato di motori, auto e moto, gli piacevano tutti»
«Quattro anni fa, prima del Covid, con la moglie aveva fatto un corso di ballo country – spiega Ivan Fidanza, presidente della Monster Country Group Bergamo –. Manuel era davvero bravo nella danza ed erano una bellissima coppia. Avevano frequentato due anni: erano stati fermi per il Covid e poi avevano ripreso. Era proprio un bravo ragazzo, tranquillo, onesto, era bello parlarci». «Manuel era un grande appassionato di motori – conclude il collega – auto e moto, gli piacevano tutti. Aveva una Fiat 500 Abarth e poi, due anni fa, si era comprato un Defender Land Rover, passo corto bianco, e piano piano lo stava modificando mettendo ogni volta un accessorio nuovo. Aveva anche una moto Ktm supermotard con cui d’estate veniva al lavoro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA