Cronaca / Hinterland
Sabato 07 Dicembre 2024
Uci Curno, trattativa in stallo sul destino dei lavoratori: «Ripreso il dialogo sull’affitto»
LA VERTENZA. Azienda e proprietà sono tornate a parlarsi dopo settimane. I sindacati: «Fatto positivo, ma i lavoratori sono ancora senza certezze».
Trattativa sindacale rinviata di una settimana, a giovedì 12 dicembre, per una «ripresa del dialogo» tra l’azienda (Uci Italia) e la proprietà dello stabile dell’Uci Cinemas di Curno. La notizia, diffusa il 6 dicembre dai sindacati che da settimane sono al lavoro per salvare i posti di lavoro dei dipendenti, ha i contorni di un colpo di scena. Sul futuro della prima multisala italiana targata Uci (l’inaugurazione risale al 1999), si apre un altro spiraglio, dopo che nei giorni scorsi il gruppo Notorious Cinemas aveva espresso la sua disponibilità a subentrare nella gestione. La ripresa delle trattative sul canone d’affitto potrebbe infatti portare a una soluzione impensabile fino a un paio di giorni fa.
Il futuro di 20 dipendenti in bilico
Giovedì era in programma un nuovo incontro tra Uci Italia e sindacati per discutere sul ricollocamento dei venti dipendenti in forze al cinema di Curno: a 24 ore dalla riunione, l’azienda ha però comunicato ai rappresentanti dei lavoratori lo slittamento della riunione di una settimana. La notizia ha preso tutti in contropiede, sindacati compresi: «Che si riaccenda la possibilità di continuare a lavorare a Curno è sicuramente positivo – spiega Lorenzo Martinelli della Slc Cgil –. Ciò però non fa dimenticare la gestione “pokeristica” di una vicenda che vede in prima linea la vita di almeno 10 lavoratori che in questo mese hanno iniziato a vedere le loro certezze ed il loro futuro messi in discussione. A tutti gli attori di questa vicenda, ci sentiamo di dire con forza che non si può giocare sulla pelle dei lavoratori; se a valle degli incontri con la proprietà non si trovasse la quadra per la prosecuzione delle attività a Curno, si tratterebbe dell’ennesima beffa per i lavoratori».
«L’opzione percorribile di Orio»
Per tutto il mese di novembre i lavoratori del cinema di Curno sono stati messi di fronte a una chiusura praticamente certa e in tempi brevissimi, tra la fine dell’anno e i primi 10-15 giorni di gennaio. Il motivo, scrivono i sindacati, «una onerosissima richiesta del canone d’affitto dello stabile da parte della proprietà che, a detta di Uci non avrebbe garantito la sostenibilità del cinema». Al tavolo delle trattative per la salvaguardia dei posti di lavoro, l’azienda ha comunicato la «volontà di ricollocare solo una piccola parte dei lavoratori a Orio al Serio mentre la maggioranza di loro sarebbe stata destinata fuori provincia – spiega Martinelli –. È inutile ora soffermarci su quanto sia assurdo per un lavoratore part time a 16 ore prendere in considerazione l’idea di lavorare a oltre 80 chilometri di distanza (tra le ipotesi di trasferimento proposte dall’azienda c’è anche Assago, alle porte di Milano, ndr). Dopo l’assemblea sindacale abbiamo ribadito la ferrea volontà espressa dai lavoratori e dalle lavoratrici: in caso di chiusura l’unica opzione percorribile è, e resta, Orio al Serio».
Trattativa ancora aperta
Ora l’apertura di un nuovo spiraglio potrebbe salvare tutti, cinema compreso. Ma i lavoratori cercano garanzie che, al momento, nessuno è in grado di dare. «Vorremmo capire quali sono le reali intenzioni dell’azienda e della proprietà, perché questo rinvio sta creando un certo scompiglio tra i lavoratori», conclude Martinelli. Giovedì prossimo, l’ennesimo capitolo potrebbe raccontare di una prospettiva più certa sul futuro del cinema e dei suoi dipendenti. Difficile pensare che, in caso di chiusura a fine anno, l’attività possa ripartire nel giro di poco con un nuovo gestore. Sempre che la proprietà sia intenzionata a mantenere l’attuale destinazione d’uso dell’immobile. La riapertura della trattativa lascia intendere che uno spiraglio c’è. Ad oggi non resta che aspettare.
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