Cronaca / Hinterland
Lunedì 20 Gennaio 2025
Uci Curno, gli spettatori all’ultima proiezione: «Speriamo resti aperto»
LA SETTIMANA DECISIVA. Domenica 19 gennaio i titoli di coda per il cinema. Si attende la svolta per il subentro di Notorious nella gestione.
Chissà se è stata una coincidenza o un’espressa volontà che l’ultima proiezione della vita di Uci Curno, domenica 19 gennaio alle 22, abbia avuto come titolo «Io sono la fine del mondo». Quale che sia la ragione, è stato un modo per mettere la parola fine alla storia del multisala di via Lega Lombarda con il sorriso, ma anche con una sensazione di amarezza, proprio quello che si avverte dopo aver visto il film di Angelo Duro.
Addio dopo 25 anni
L’addio al cinema di Curno, dopo 25 anni di attività, è un misto di tristezza e, per qualcuno, già di nostalgia. In tanti ieri si sono recati al multisala per «rendere omaggio», come dice Marco Carminati, a un luogo che per oltre due decenni ha regalato emozioni a ragazzi, adulti e intere famiglie. «Siamo dispiaciuti che chiuda, ci venivamo molto spesso – commenta Marco –. Oggi (ieri per chi legge, ndr) siamo qui apposta, come segno di riconoscenza per tutti questi anni. È un modo per chiudere il cerchio». Marco è di Curno e ha portato al cinema i suoi figli Emma e Thiago.
«Abbiamo saputo della chiusura e ci è dispiaciuto perché veniamo spesso, da quando i miei figli sono piccoli, e infatti siamo qui per questo»
Chi entra o esce dalla porta d’ingresso ha voglia di lasciare un pensiero: ognuno, dall’assiduo frequentatore all’avventore, ha almeno un ricordo di un momento speciale vissuto qui. Ci si è commossi, si sono versate lacrime o si è sentito battere il cuore. «Io sono venuta qui con un ragazzo che mi piaceva», dice Emma con le guance un po’ arrossite. Anche Andrea Bonfanti ha portato i figli di 18 e 15 anni per l’ultima volta. «Abbiamo saputo della chiusura e ci è dispiaciuto perché veniamo spesso, da quando i miei figli sono piccoli, e infatti siamo qui per questo. Abbiamo visto un sacco di film, da quelli della Disney a quelli della Pixar. Siamo di Lecco, da noi ci sono dei cinema ma non multisala. Curno per noi era comodo, e il bello di una struttura come questa è che si sta larghi e comodi».
«Un punto di riferimento»
C’è chi è passato anche senza vedere un film, solo per salutare. «Faccio parte di Bergomix e sono stato qui per dieci anni a intrattenere i bambini vestito da supereroe. Conosco lo staff e sono venuto a rendere omaggio. Quando chiude una realtà del genere sei triste», afferma Riccardo Marzelli. «Ho 44 anni e vengo da quando ha aperto – spiega Marta Benedetti di Mozzo –. Io e la mia famiglia abbiamo visto un po’ tutti i film. Appena potevamo venivamo sempre, anche in settimana il mercoledì quando c’era la promozione».
Tra attesa e speranza
Il dispiacere è trasversale, dagli adulti ai giovani. «Fa un certo effetto sapere che chiude. Ci venivo sempre con la mia famiglia. Uno dei film che ricordo in particolare è Sole a catinelle di Checco Zalone, l’ho visto con mio papà», dice il 18enne Matteo Pauciullo. «Capisco che negli ultimi anni venisse meno gente e forse non era più sostenibile, ma fa strano. È un effetto nostalgico», aggiunge, con l’auspicio che il cinema vada avanti, magari con il gruppo Notorious. «Speriamo che vada così».
In settimana l’incontro per l’accordo tra la proprietà dell’immobile e il gruppo Notorious per subentrare nella gestione del cinema
Una speranza sottaciuta sulla quale sono in attesa soprattutto i 10 dipendenti in uscita da Uci Curno, tra cui Andrea: «Siamo tra l’incudine e il martello. Potete immaginare qual è il nostro umore: non sappiamo nulla se non quello che apprendiamo dai giornali. Questo ci dispiace». La situazione è difficile, ma questa settimana, dicono tutti, potrebbe essere quella decisiva: la data non è nota, ma è in programma l’incontro per la chiusura dell’accordo tra la proprietà dell’immobile e il gruppo Notorious per subentrare nella gestione del cinema. Il futuro è dietro l’angolo.
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