Cronaca / Hinterland
Sabato 18 Gennaio 2025
Uci Cinemas, colpo di scena. Intesa vicina con Notorious: «Investimento da 2 milioni e mezzo»
LA NOVITÀ . Notorious verso il subentro a Curno, l’ad Stratta: «I dipendenti? Li assumo». Si cerca la quadra sull’affitto. Il piano: trasformarlo in un «experience» con poltrone reclinabili e ricarica wireless.
L’ottimismo è cauto e ogni passo avanti va preso con le pinze come avviene in ogni trattativa: che sia per la difficoltà di trovare un’intesa o per scaramanzia, finché non c’è la firma su un accordo non ci si sbilancia. Ma che negli ultimi giorni tra i dipendenti di Uci Curno si respiri più ottimismo è indubbio.
La trattativa con Notorious Cinemas
La notizia della chiusura da parte di Uci Italia del cinema, che domenica 19 gennaio trasmetterà in sala gli ultimi film, non ha mai bloccato il lavoro per dare un nuovo futuro alla struttura di via Lega Lombarda. Ed è di queste ore l’indiscrezione di uno stato «molto avanzato» delle interlocuzioni tra la proprietà dell’immobile e il gruppo Notorious Cinemas che da tempo aveva manifestato l’interesse a subentrare nella gestione del multisala. Un’entrata in corsa che nelle settimane si è fatta via via più concreta fino alla possibilità, secondo alcune fonti, che l’intesa tra le parti sia trovata a breve: forse già nella prossima settimana, o comunque prima dell’abbandono definitivo di Uci il 31 gennaio.
«Investimenti per 2 milioni e mezzo»
Un colpo di scena, nel quale non si è mai smesso di sperare, che farebbe ripartire il cinema. E subito, perché l’intenzione di Notorious (ma anche della proprietà dello stabile) è di non perdere tempo iniziando ipoteticamente l’allestimento dal 1° febbraio. La società mantiene il riserbo sulla negoziazione ma conferma le voci: «Le trattative per poter subentrare sono in corso – spiega Andrea Stratta, amministratore delegato di Notorious Cinemas –. Stiamo lavorando, ma chiaramente tutto è condizionato dal raggiungimento di una quadra sul contratto di locazione». Se così fosse, però, le idee del gruppo sono chiare: «Nel caso si riesca a trovare l’accordo, il nostro piano è di investire 2,5 milioni di euro sul cinema per trasformarlo in un multisala “experience”, con poltrone reclinabili, sulla falsariga dei nostri impianti già presenti in Italia, ad esempio a Milano». Tra i vari comfort della proposta delle sale di Notorious, come si legge sul sito, ci sono anche la possibilità di ricarica wireless o usb degli smartphone sul tavolino della poltrona, ma anche quella di ordinare il cibo in sala scannerizzando il qr code posto sempre sul tavolino.
Una speranza per i dipendenti
Notorious dispone di diversi multisala sul territorio italiano e in Lombardia. Sono tre i cinema solo nell’area di Milano tra quello cittadino di corso Vercelli, una struttura nel centro commerciale Merlata Bloom e un’altra a Sesto San Giovanni, oltre ai multisala di Rovigo, Ferrara e Cagliari. In caso di accordo, inoltre, Notorious porterebbe con sé un’altra notizia positiva, vale a dire il ricollocamento dei dipendenti di Uci. È prematuro dare dettagli, ma la società precisa: «Sì, è nostra intenzione assumerli». Il condizionale è d’obbligo, tuttavia l’ipotesi fa ben sperare i lavoratori del cinema e il territorio.
È prematuro dare dettagli, ma la società precisa: «Sì, è nostra intenzione assumerli». Il condizionale è d’obbligo, tuttavia l’ipotesi fa ben sperare i lavoratori del cinema e il territorio
Il Comune di Curno monitora la situazione del multisala, con l’augurio naturalmente che resti, come spiega il sindaco Andrea Saccogna: «Il cinema è tuttora per Curno un enorme patrimonio culturale e sociale, un punto di riferimento per tante generazioni e perderlo sarebbe davvero triste. Se quella di Uci è una importante pagina di storia del paese che si chiude, fino all’ultimo coltiviamo la speranza che lì, anche con un diverso operatore, continui a esserci un cinema. Lo abbiamo comunicato anche alla proprietà dell’immobile: essendo una struttura privata, l’amministrazione può fare poco, ma è importante che sia chiaro il sentimento di speranza che condividiamo non solo con i cittadini di Curno, ma anche con quelli dei tanti affezionati non residenti».
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