Treviolo, minacciati con spray urticante consegnano scarpe e telefonino

LA RAPINA. Tre ragazzi accerchiati da un gruppo di coetanei fuori da un locale. Nel giro di poche ore i carabinieri rintracciano e arrestano 7 giovanissimi.

Accerchiati, minacciati con tanto di spray al peperoncino pronto all’uso e poi lasciati senza scarpe, felpe e telefono. È quanto sarebbe avvenuto la notte tra giovedì 12 e venerdì 13 settembre nei pressi di un noto locale della movida tra Bergamo e Treviolo ai danni di alcuni ragazzi, ai quali una gang non troppo «baby» avrebbe sottratto un paio di Nike Jordan, un iPhone e una maglia, il tutto per un valore di diverse centinaia di euro.

La rapina

Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini e rintracciato la gang di giovani e adolescenti

Stando alle prime ricostruzioni – in attesa di conferme ufficiali – i tre amici si trovavano proprio all’esterno del locale, forse dopo aver trascorso la serata in compagnia godendosi un po’ di musica, quando sarebbero stati accerchiati dal «branco». Sette contro tre, una presenza numerica non indifferente, il gruppo di giovani (tra i 17 e i 20 anni) si sarebbe poi avvalso dello spray al peperoncino per minacciare i coetanei, che dopo aver provato a opporsi alle pressanti richieste avrebbero ceduto, onde evitare le conseguenze dell’essere colpiti con il prodotto urticante. Un paio di scarpe (modello Jordan della Nike, molto in voga tra le giovani generazioni), un iPhone e una felpa di marca sarebbero quindi stati consegnati al gruppo, che in breve tempo si è dileguato, senza aspettarsi di essere rintracciato dai carabinieri della compagnia di Bergamo, che sulla vicenda mantengono un rigoroso riserbo.

Le tre vittime della rapina si sarebbero infatti rivolte immediatamente alle forze dell’ordine, che hanno avviato le indagini e rintracciato la gang di giovani e adolescenti, arrestati tra Treviolo e Lallio per il reato commesso qualche ora prima ai danni dei coetanei. Portati in caserma per gli accertamenti di rito e le indagini del caso, i componenti del gruppo sono poi stati portati in carcere tra Bergamo e Milano, dato che alcuni di loro non hanno ancora raggiunto la maggiore età. La decisione spetta ora al giudice per le indagini preliminari, che valuterà la convalida dell’arresto nelle prossime ore.

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