Thomas è fuori pericolo.«Il grazie va ai tre carabinieri»

Sta meglio e giovedì 4 novembre è stato risvegliato dal coma l’automobilista di 30 anni – di origine brianzola ma residente a Treviolo, che martedì – mentre si recava al lavoro, era stato colto da malore mentre percorreva in auto via delle Valli, proprio davanti al comando provinciale dei carabinieri.

E proprio grazie a tre militari dell’Arma, che sono subito accorsi e lo hanno rianimato praticandogli il massaggio cardiaco nei minuti immediatamente successivi al malore (fondamentali in qualsiasi soccorso), ora Thomas Giuliani – questo il nome del giovane – non avrà danni permanenti. Il papà Carlo Giuliani – a nome di una «famiglia rinata» – ha preso carta e penna e scritto una lettera piena di riconoscenza proprio a quei tre carabinieri: «Oggi se Thomas è vivo lo devo a tre carabinieri che si sono accorti di mio figlio chiuso in auto svenuto e praticamente morto – ha scritto il genitore –. Prontamente, hanno rotto il vetro ed eseguito il massaggio cardiaco Bls. Questi giovani, al contrario delle altre persone presenti, la cui unica preoccupazione era di fotografare la scena o di guardare inebetiti, hanno fatto la differenza tra la vita e la morte di mio figlio . Avranno la mia gratitudine e quella di Thomas per tutta la vita. Questo pensiero è stato condiviso con il loro comandante, ringraziandolo per la capacità e la sensibilità dei suoi tre carabinieri».

Prosegue Carlo Giuliani: «Ora Thomas, grazie a loro, è ricoverato in Terapia intensiva C dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in costante miglioramento, seguito dell’ottimo staff medico che, con la sua professionalità, lo sta aiutando a riprendersi la sua vita».

Il malore aveva colto Thomas all’improvviso, mentre era al volante della sua auto, diretto verso il rondò delle Valli: era comunque riuscito a rallentare e poi aveva perso i sensi, con l’auto che era finita «appoggiata» al guardrail centrale di via delle Valli, venendo subito notata dal vicino comando provinciale dell’Arma. E l’intervento dei militari ha fatto la differenza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA