Terze dosi, altre 196mila adesioni: «Impegno straordinario, serve personale»

Solo nella giornata di martedì oltre 7mila prenotazioni e a dicembre 71mila slot liberi. Il dg di Ats: «Si sta facendo l’impossibile».

La carica dei 300mila. E aumenteranno ancora, di giorno in giorno. Le adesioni alle terze dosi segnano una crescita sempre più significativa, anche in Bergamasca: in oltre 300mila hanno infatti scelto la «booster». Nel dettaglio, a martedì 30 novembre in provincia di Bergamo si contavano – secondo i dati dell’assessorato regionale al Welfare, aggiornati al pomeriggio – 113.227 terze dosi già somministrate (di cui 9.078 nelle Rsa e 898 tramite le farmacie, oltre a 29 vaccinazioni domiciliari); altri 196.336 bergamaschi, invece, hanno un appuntamento da mercoledì primo dicembre in poi (nella sola mattinata di ieri, per esempio, si erano prenotati 7.044 bergamaschi). Totale: le adesioni sono appunto 309.563. Inoltre a dicembre sono 71.000 gli slot liberi nei centri vaccinali per la terza dose e sono stati aperti ulteriori 75.000 slot in una sola giornata.

Questi – spiega l’Ats – sono in sintesi i numeri che raccontano di una ampia partecipazione

della gente alla campagna vaccinale, e testimoniano di un impegno straordinario che la Asst PG23, l’Asst Bg Est, la Asst Bg Ovest e la coop di mmg (medici di medicina generale) Iml stanno mettendo nella campagna vaccinale come chiesto dalla Regione. «Un ringraziamento davvero sentito va alle nostre Asst, alla coop mmg Iml e a tutti i loro collaboratori che stanno facendo l’impossibile per consentire al nostro territorio di accedere in modo tempestivo alla terza dose» spiega il direttore generale di Ats Massimo Giupponi. Ieri si sono svolti incontri tecnici con Regione, Ats, Asst e coop Iml per il coordinamento. E oggi è previsto un incontro tra Ats e ospedali privati perché anche loro possano dare il proprio contributo.

Le attuali 309mila adesioni evidenziano che al momento ha detto sì alla terza dose circa il 50% dei bergamaschi che ne hanno diritto. Dalla tardissima serata di lunedì si sono aperte le prenotazioni anche per i 18-39enni, la «booster» sarà inoculata anche a loro a partire dal quinto mese (150 giorni) successivo al completamento del ciclo primario . «Restano ovviamente sempre aperte le prenotazioni per il ciclo primario (1° e 2° dose)», specifica la Regione. «È fondamentale proteggere quante più persone possibili», ricorda Letizia Moratti, vicepresidente e assessore regionale al Welfare.

Intanto ieri sono state segnalate code e attese all’hub vaccinale di Dalmine . All’ora di pranzo in alcuni momenti sono state diverse centinaia le persone che hanno atteso anche due ore per la terza dose e ci sono stati momenti di tensione. La situazione è andata normalizzandosi poi nel pomeriggio e a fine giornata sono state 1.700 le vaccinazioni fatte ieri a Dalmine con quattordici linee attive: due dedicate alle prime e seconde dosi, una per l’antinfluenzale il resto per le terze dosi. «Invitiamo la gente a presentarsi puntuale rispetto all’appuntamento – spiegano dall’Asst Bergamo ovest –, in quanto il fatto che la gente si presenti quando vuole crea dei picchi durante la giornata smaltibili con difficoltà e può causare attese dell’ordine dei 20, 25 minuti».

Serve personale

E per raggiungere l’obiettivo della Regione delle 100mila somministrazioni al giorno serve tornare a reclutare medici, infermieri e personale tecnico amministrativo da destinare agli hub . A tale proposito, la Regione ha fatto i conti in tasca alle Asst, indicando il numero di persone da assicurare. Per la Bergamasca si parla di 125,7 medici, 232,4 infermieri e 104,5 tra tecnici e amministrativi, così suddivisi: 140,6 persone in capo all’Asst Papa Giovanni, 138,6 per la Bergamo Est e 177,8 per la Bergamo Ovest . «Stiamo facendo ricorso a tutte le fonti di reclutamento a disposizione – dice Monica Anna Fumagalli, direttore amministrativo dell’Asst Papa Giovanni –. Per i medici non dovremmo avere problemi perché possiamo contare su un elevato numero di specializzandi. Più complesso il reclutamento del personale infermieristico, ma anche su questo fronte contiamo di riuscire presto a trovare una risposta» . «Lo sforzo organizzativo per garantire la somministrazione giornaliera di 2.500 vaccinazioni è importante ed in fase di pianificazione – spiega l’Asst Bergamo Est –. Siamo impegnati ogni giorno nella ricerca di nuovo personale e nell’offrire la possibilità agli operatori che lavorano nei presidi di effettuare turni nei centri vaccinali». L’Asst Bergamo ovest fa sapere che continuerà a utilizzare i medici che hanno già prestato servizio nei suoi hub fino ad ora, si tratta di personale dipendente e non.

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