Sport in amicizia, rispetto e condivisione: «La Passione di Yara» ritorna in campo

VALBREMBO. Presentata al Vedrai Lab Accademia Mino Favini di Zingonia la 9ª edizione del torneo. In campo 24 squadre maschili e 6 femminili. Si parte venerdì 6 settembre, domenica 8 le finali.

Le emozioni sono pronte a scendere nuovamente in campo. Da venerdì 6 settembre a domenica 8 il Centro sportivo di Valbrembo ospiterà la 9ª edizione del Torneo Internazionale di calcio «La Passione di Yara», riservato alla categoria Pulcini a 7, organizzato dall’Accademia Calcio di Valbrembo in collaborazione con il Gsd Paladina Calcio. Un torneo dedicato a Yara Gambirasio, la ginnasta tredicenne di Brembate Sopra scomparsa nel novembre 2010 e ritrovata uccisa nel marzo dell’anno dopo.

Scenderanno in campo 24 squadre maschili (13 professionistiche) e 6 femminili (categoria under 12 a 7). La presentazione ufficiale, lunedì 2 settembre al Vedrai Lab-Accademia Mino Favini di Zingonia, casa dell’Atalanta. Presenti anche i giovani calciatori de «La Passione di Yara» con la coppa del torneo. Fischio d’inizio venerdì alle 15. Sabato 7, dalle 9 alle 12.30, ci saranno le fasi a gironi; alle 15 la presentazione delle squadre, la sfida di «Calcio Speciale» quindi le premiazioni delle piccole calciatrici. Domenica 8, dalle ore 9 alle 12.30, le fasi finali a gironi; nel pomeriggio le finali e, alle 17.30, le premiazioni. Tutti i dettagli sul sito www.lapassionediyara.org.

«Il calcio per promuovere amicizia e rispetto»

«Siamo onorati di essere in casa dell’Atalanta con la quale condividiamo i valori - dichiara Fulvio Gambirasio, papà di Yara -. Siamo una squadra di menti e cuori pulsanti che utilizza il calcio giovanile come veicolo per promuovere e sensibilizzare i ragazzi sull’importanza di parole come amicizia, educazione, condivisione, rispetto e cultura. In un mondo che sta correndo a mille con l’intelligenza artificiale, noi abbiamo il dovere di insegnare loro l’importanza del valore umano, del contatto, delle emozioni e del sorriso».

La Passione ci cambia e lo conferma Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile dell’Atalanta: «Apprezzo molto il loro lavoro. Questo evento è un potente mezzo per trasmettere valori come solidarietà, condivisione e uguaglianza. Grazie ad iniziative come questa, il calcio giovanile assume una valenza formativa ed educativa non solo per i ragazzi e gli staff, ma per tutta la comunità». «Non c’è fine dove esiste amore - scrive il presidente del Coni Giovanni Malagò -. E questo torneo ne è la testimonianza autentica. Perché la ragazza che amava coltivare il talento grazie al suo amore per la ginnastica è nei volti sognanti dei giovani che ne onorano la memoria giocando a calcio, inseguendo un pallone e insieme un orizzonte fatto di speranze e ambizioni».

Aggiunge Giovanni Malanchini, consigliere regionale: «Oltre alla bellezza del calcio giocato, ogni anno ci stupiscono con ospiti e riflessioni che portiamo nel cuore e restano lì per sempre. Un esempio per tutti». Così come lo sono stati Piermario Morosini, Davide Astori e mister Emiliano Mondonico. «Come da tradizione verranno consegnati i premi speciali alla loro memoria - ricorda il presidente Walter Mazzoleni -. Quest’anno ci sarà anche il premio alla memoria di Gianluca Vialli. Quattro esempi di passione, dedizione, forza e tenacia dentro e fuori dal campo». Conclude Corrado Cattaneo, anima organizzativa: «Vi aspettiamo per vivere tre giornate di sport, divertimento e passione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA