Cronaca / Hinterland
Lunedì 20 Luglio 2020
Spari da un’abitazione, 18enne
ferito da un piombino alla testa
È accaduto venerdì alle 23,30, il ragazzo non è grave: «Stavo parlando con gli amici vicino alla casetta dell’acqua quando sono partiti tre colpi». Il sindaco: «Gravissimo episodio».
Una semplice chiacchierata sotto casa tra amici poteva trasformarsi in tragedia a Gorle, dove nella tarda serata di venerdì 17 luglio un ragazzo di 18 anni è stato ferito alla testa da un piombino compatibile con un’arma ad aria compressa. L’episodio è avvenuto in via Turati, nel parcheggio che ospita la casetta dell’acqua e le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. Il ragazzo si trovava in compagnia di amici, stava chiacchierando animatamente con alcuni di loro quando, improvvisamente, ha avvertito un dolore alla testa.
«Erano circa le 23,30 e mi trovavo, come spesso accade, con alcuni amici – racconta ancora scosso il 18enne -. Stavamo parlando quando ho sentito come una puntura in testa. Istintivamente mi sono toccato il lato sinistro e, subito, ho sentito un pallino conficcato nella pelle, oltre al sangue che sporcava tutta la mano. Sono stato immediatamente soccorso dai miei amici che hanno avvertito la mia famiglia e le forze dell’ordine. Oltre allo spavento e alla paura, eravamo tutti increduli: non riuscivamo a credere che qualcuno potesse averci sparato». Il ragazzo, le cui condizioni non sono mai fortunatamente apparse gravi, è stato prontamente trasportato dalla madre al pronto soccorso dell’ospedale Bolognini di Seriate. Il personale medico ha provveduto ad estrarre dalla ferita il piombino e lo ha dimesso con una prognosi di tre giorni.
Subito dopo le cure in ospedale, in piena notte, il 18enne è ritornato in via Turati, dove ha raccontato quanto avvenuto a una pattuglia dei carabinieri.
«Precisamente – continua ancora il ragazzo, che vive a Gorle – abbiamo sentito tre colpi, due che sono finiti sulla casetta dell’acqua e il terzo che invece mi ha colpito. Non sappiamo da dove siano stati sparati: non abbiamo visto nessuno a quell’ora, era tardi ed era tutto buio. Nessuno ci ha rimproverati per la nostra presenza e nessuno ci ha urlato di andare via. È successo davvero tutto nel giro di pochi attimi».
L’episodio è stato subito denunciato ai carabinieri della Tenenza di Seriate che hanno prontamente avviato le indagini per accertare quanto accaduto. In particolare, i militari stanno analizzando le immagini delle telecamere di video sorveglianza della zona per cercare di capire, in base all’esatta posizione in cui si trovava il ragazzo quando è stato colpito, l’abitazione da cui possono essere partiti i colpi. L’autore del gesto potrebbe essere infatti un residente della zona, infastidito forse dal continuo vociferare dei ragazzi. Il fatto ha scatenato molte reazioni in via Turati, con molti genitori che si sono stretti attorno al 18enne e alla sua famiglia. In particolare, sabato sera alcune mamme e papà si sono ritrovati nei pressi della casetta dell’acqua e hanno esposto alcuni striscioni per manifestare il loro sdegno per quanto accaduto.
«Quello che è successo è inaccettabile – afferma la madre del 18enne –. Fortunatamente mio figlio sta bene, ma se il colpo gli avesse preso l’occhio o il collo le conseguenze sarebbero potute essere ben più gravi. Siamo stati travolti dall’affetto di molti genitori e presto spero di incontrare il sindaco. Al primo cittadino vorrei spiegare quanto successo e vorrei confrontarmi sull’orario di chiusura dei parchi che, ad oggi, è prevista per le 23. Dopo questo orario, i ragazzi non hanno un luogo di ritrovo, se non il parcheggio di via Turati». Oltre ai carabinieri, sul posto è intervenuta la polizia Locale di Gorle che, oltre agli accertamenti di rito, ha informato il sindaco Giovanni Testa su quanto avvenuto.
«Il fatto è di una gravità assoluta – dichiara il primo cittadino – ed è assolutamente da condannare. Al ragazzo e alla famiglia va la mia più sincera vicinanza: sono amareggiato e deluso per quanto è accaduto. Abbiamo alcuni luoghi di ritrovo dove i ragazzi si incontrano, come ad esempio il centro di aggregazione giovanile che chiude all’una di notte. Posso dire che mai si è verificato un simile episodio che dimostra un clima di intolleranza e di inaudita violenza su cui tutti dobbiamo riflettere. Mi auguro che l’autore di questa aggressione deprecabile venga prontamente individuato e sanzionato per quanto merita».
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