Schianto a Torre de’ Roveri, dolore per Simona. «Esperta e molto disponibile, ci mancherà tanto»

LA TRAGEDIA. Il ricordo dei colleghi di lavoro, il suo amore per la professione di infermiera nel reparto di RIanimazione dell’ospedale Bolognini di Seriante. Simona Gusmini è morta in uno schianto in Val Seriana. Professionista molto amata, mamma di tre figli: Albino sotto choc per la perdita della 54enne.

«Non dimenticheremo il sorriso di Simona, non dimenticheremo la sua professionalità e la sua grande capacità di essere vicina al dolore delle persone. Era un’ottima madre e un’ottima moglie. E una professionista molto competente». Il dottor Roberto Keim, primario del reparto di Rianimazione all’ospedale Bolognini di Seriate, è stato informato del tragico incidente in cui è rimasta vittima Simona Gusmini, già nel pomeriggio di lunedì 26 agosto. Una perdita che ha lasciato tutti senza parole, lui così come il suo team. «Era una persona speciale, mancherà in questo reparto», aggiunge il dottore. A distanza di poche ore dalla tragedia, nel reparto di Rianimazione c’era incredulità per quanto successo.

«Lunedì 26 agosto, di pomeriggio, Simona avrebbe dovuto cominciare il turno dalle 14. «Non vedendola arrivare in reparto, mi sono preoccupata perché non era da lei, era sempre molto precisa in tutto».

Il lavoro di infermiera

Simona Gusmini, 54 anni, lavorava lì da tanti anni, in Rianimazione era un riferimento per tutti e su di lei medici e infermieri potevano contare sempre. «Era una delle infermiere più esperte – ricorda la caposala Silvia Como –. Anche dal punto di vista umano era molto empatica e precisa. Non è mai mancata. Ora ci mancherà lei, da tutti i punti di vista, come professionista e persona. Negli anni aveva sviluppato un rapporto molto positivo con tutti i colleghi, dai più esperti ai più giovani tutti potevano contare su di lei. Era il mio braccio destro. Si adoperava anche come tutor universitario, era un riferimento per gli studenti universitari in tirocinio».

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«Era una persona speciale, mancherà in questo reparto»

Lunedì 26 agosto, di pomeriggio, Simona avrebbe dovuto cominciare il turno dalle 14. «Non vedendola arrivare in reparto, mi sono preoccupata perché non era da lei, era sempre molto precisa in tutto – testimonia la caposala –. C’eravamo sentite il giorno prima, la stavo aspettando all’orario che avevamo concordato. L’ho chiamata tantissime volte ma purtroppo verso le 14,30 abbiamo saputo quella che era accaduto».

L’amore per la natura

Simona Gusmini amava le sue montagne e il rapporto con la natura. Nel tempo libero si dedicava alle camminate immersa nella natura: «Amava camminare in montagna e amava sciare – conclude Silvia Como –. Se chiedevamo a lei qualche informazione sui percorsi da fare ti diceva tutto sui sentieri e i rifugi, li conosceva molto bene».

La salma della donna è stata portata alla chiesa di San Bernardo ad Albino dove è stata allestita la camera ardente, la data del funerale sarà fissata nelle prossime ore

Il dolore di un’intera comunità

Simona Gusmini lascia il marito Ivan Mastroianni, coordinatore infermieristico al pronto soccorso dell’ospedale Alzano Lombardo e coordinatore del Dipartimento Emergenza Urgenza dell’Asst Bergamo est. Lascia nel dolore tre figli. La famiglia abitava ad Albino. La salma della donna è stata portata alla chiesa di San Bernardo ad Albino dove è stata allestita la camera ardente, la data del funerale sarà fissata nelle prossime ore.

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