Sara, da Villa d’Almè ai più grandi ippodromi di vittoria in vittoria

La storia. Un amore viscerale per i cavalli e tanta, tanta determinazione. È la ricetta di Sara Del Fabbro, 23enne originaria di Villa d’Almè, che solo nel 2022 ha corso più di 200 gare conquistando una trentina di vittorie sparse negli ippodromi italiani.

La passione per il lavoro di fantina professionista conquista Sara sin da bambina, quando frequenta il maneggio Tambor di Giuliano Rota, a poca distanza dalla sua abitazione.

Sara, che ha un fratello e una sorella più grandi, ha il papà friulano e la mamma bergamasca. Proprio da lei eredita la passione per i cavalli, visto che Gigliola Cortinovis, oltre a gestire un negozio che offre attrezzatura e abbigliamento per equitazione ad Almè, vanta un passato da cavallerizza nella disciplina del salto ad ostacoli.

«La mia famiglia, che ringrazio perché ha sempre creduto in me, all’inizio era un po’ restia – confida Sara Del Fabbro -. A soli 15 anni mi sono dovuta trasferire in Inghilterra per inseguire il mio sogno e il distacco da casa è stato chiaramente un bel passo: non è stato facile partire da sola. Oltreconfine sono riuscita a studiare ma anche a conseguire il patentino per poter correre e trasformare la mia passione in un lavoro. Per arrivare a questo importante risultato bisogna superare una serie di esami molto selettivi, teorici, pratici e fisici. Da fantina sono arrivate le prime competizioni internazionali con le vittorie conquistate in Inghilterra, Bahrain e Belgio».

Dopo quasi cinque anni trascorsi a Newmarket, ad una ventina di minuti in auto da Cambridge, un paio di anni fa Sara decide di tornare in Italia, complice anche il periodo vissuto lontano da casa durante la pandemia.

Ora abita a Cenaia, una piccola frazione in provincia di Pisa, dove riesce ad allenarsi presso uno degli allevatori più grandi del Paese, in modo da affrontare al meglio le corse che la vedono protagonista negli ippodromi di tutto lo Stivale.

Da Milano a Firenze, da Roma a Napoli, Sara sale in sella ai suoi destrieri per compiere vere e proprie imprese. Basti pensare che nel 2022 ha totalizzato una trentina di vittorie, nonostante un infortunio che l’ha tenuta lontano dalle corse per due mesi.

«Durante una gara a San Siro sono caduta insieme ad altri fantini e ho riportato la frattura della clavicola – ricorda Sara Del Fabbro -. È stato un periodo duro perché ho dovuto subire un’operazione chirurgica, ma giorno dopo giorno non vedevo l’ora di tornare ad allenarmi».

Il rientro a novembre è andato alla grande e le gare proseguono senza sosta, in attesa di tornare verso casa ad aprile, quando ci sarà un periodo di competizioni che si svolgeranno all’ippodromo di San Siro e Sara potrà di conseguenza tornare in quel di Bergamo.

«Fa sempre piacere avvicinarsi a casa e trascorrere momenti preziosi in famiglia – prosegue la fantina bergamasca -. I miei genitori mi hanno sempre sostenuta, così come devo ringraziare il mio allenatore Stefano Botti che mi dà un grande supporto». Per un fantino professionista la giornata è sempre bella piena di impegni. «La mattina ci si sveglia presto per andare alla scuderia, dove bisogna allenare il proprio fisico ma soprattutto i cavalli con i quali è fondamentale entrare in simbiosi. La conoscenza può però avvenire anche semplicemente prima di una gara, senza averlo montato in precedenza. Qui entra in gioco l’aspetto psicologico ed è importantissimo cercare di prendere i cavalli, che sono tutti addestrati, in maniera dolce per tranquillizzarli. Hanno una forza immensa, ma quando li si accarezza si entra subito in sintonia e diventa più facile anche affrontare la corsa».

Il successo negli ippodromi ha permesso a Sara Del Fabbro di aggiudicarsi l’Equos Social Awards 2022 come personaggio dell’anno. Nelle votazioni social la fantina bergamasca ha totalizzato ben 374 voti, che hanno spazzato via la concorrenza (il secondo classificato si è fermato a 90 voti) in un mondo – è giusto sottolinearlo - prevalentemente maschile. Vittoria doppia dunque per Sara, che prosegue il suo cammino costellato di vittorie, senza mai perdere lo sguardo acqua e sapone che la contraddistingue sin dalle prime cavalcate nel maneggio dietro casa.

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