«Raddoppio Fs, in via Roma a Curno resti attivo il passaggio a livello»

L’IDEA. Il Comune chiede a Rfi anche una passerella al posto del sottopasso. Per via Fermi allo studio un secondo attraversamento per snellire il traffico.

Mantenere il passaggio a livello di via Roma, fino a quando il raddoppio dei binari non proseguirà (davvero) verso Ponte San Pietro. È la proposta che il Comune di Curno ha avanzato venerdì 11 aprile a Rfi nella riunione organizzata in videoconferenza per discutere sul nodo dell’attraversamento che taglia in due il paese e per cui Rete Ferroviaria Italiana ha previsto un sottopasso ciclopedonale, sul quale pesa però un ricorso al Tar presentato dall’amministrazione comunale.

La proposta di Curno

Si cerca un compromesso per evitare di separare le due zone del paese, anche in considerazione del fatto che l’attuale raddoppio in costruzione non arriverà effettivamente a Ponte, bensì all’altezza del Comune del Curno. L’amministrazione comunale ha così proposto a Rfi di «congelare» la situazione, nell’attesa di un progetto futuro (e per il quale potrebbero volerci anni). «Al momento – spiega il sindaco di Curno, Andrea Saccogna – è solo una possibilità; abbiamo messo sul piatto una proposta che diminuirebbe l’impatto sul territorio. Siamo consapevoli che ci sono delle criticità, perché il passaggio a livello resterebbe molto spesso chiuso, anche in previsione del fatto che passeranno più convogli. Per questo è una soluzione che stiamo studiando bene anche noi».

L’idea di una passerella

Al posto del sottopasso, il Comune ha chiesto a Rfi di prendere in considerazione anche la possibilità di costruire una passerella ciclopedonale sopraelevata, molto meno costosa del sottopassaggio. «Per valutare queste ipotesi – ha aggiunto Saccogna – Rfi ha bisogno di fare alcuni approfondimenti. La questione sarà comunque esaminata». Le parti si rivedranno a breve, probabilmente entro la fine di aprile, anche perché la discussione del ricorso al Tribunale amministrativo regionale è fissata per il 7 maggio. Sull’ipotesi del mantenimento del passaggio a livello di via Roma pesa il vincolo della soppressione di tutti gli attraversamenti carrabili, decisa ormai da tempo, e su cui Rfi sta lavorando in tutta Italia, indipendentemente dai progetti in corso di realizzazione sul territorio.

Il passaggio di via Fermi

La riunione di venerdì 14 aprile è stata l’occasione per fare il punto anche sullo stato di avanzamento dei lavori nei pressi dell’altro passaggio a livello, quello di via Fermi, dove il cantiere vero e proprio non potrà aprire prima di aver risolto la questione legata alle tubature sotterranee ritrovate in fase di scavo. «Entro fine mese si potrebbe avere un’idea di cronoprogramma – ha detto ancora il sindaco di Curno –. Nel frattempo Rfi ha confermato la possibilità di attivare una seconda alternativa viabilistica proprio in corrispondenza di via Fermi per risolvere più concretamente il problema del traffico».

«Da Rfi rassicurazioni»

Anche in questo caso si è ancora in fase di ipotesi: fino ad ora l’alternativa alla chiusura del passaggio a livello di via Fermi, quello più trafficato del paese, era una variante nei pressi dell’Esselunga sulle vie Vivaldi e Mascagni. Ora Rete Ferroviaria Italiana pare disposta a prenderne in considerazione una seconda per mantenere l’attraversamento di via Fermi durante la fase di cantiere. L’idea è sostanzialmente quella di aprire due varchi a una sola corsia (uno in una direzione, uno nell’altra), per evitare di congestionare troppo la circolazione in una zona già particolarmente trafficata. «Presto ci consegneranno delle tavole per avanzare anche delle nostre indicazioni – ha concluso Saccogna –. Siamo fiduciosi, perché ci sono state date delle rassicurazioni».

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