Ponteranica vuol riaprire il «Bo.Po», nuovo bando per l’ex bocciodromo

Il rilancio. Il centro è chiuso ormai da tre anni, a vuoto le precedenti manifestazioni d’interesse. La struttura sarà riqualificata: appalto decennale, canone diminuito. Domande entro giovedì 16 marzo.

Le prospettive stavolta sono buone. Dopo alcuni anni di chiusura e precarietà gestionale, complicata dall’insorgenza della pandemia, si profila all’orizzonte la riapertura del «Bo. Po» (acronimo di Bocciodromo Ponteranica), l’ex bocciodromo di via Concordia trasformatosi negli anni in spazio ricreativo, culturale e musicale, un vero coffee bar & music, con l’individuazione di un nuovo gestore.

«Le speranze sono ora più che mai concrete – afferma l’assessore ai Lavori pubblici, Cesare Cremaschi –. È ormai da tre anni che la struttura è chiusa, solo un’apertura estiva nel 2021, ma niente più. Già lo scorso anno abbiamo cercato di rilanciare il “Bo.Po”, avviando due manifestazioni di interesse, ossia indagini di mercato per la concessione d’uso, ma le condizioni proposte allora non hanno incontrato il gradimento di nessun operatore e i tentativi sono andati così a vuoto. Ma non ci siamo rassegnati e ora abbiamo rilanciato: già da una decina di giorni è all’albo comunale una richiesta pubblica di indagine di mercato finalizzata all’assegnazione in concessione del centro comunale “Bo.Po”».

Una terza «chiamata», che offre migliori condizioni, certamente più appetibili. Proprio partendo dalla durata dell’appalto per la gestione che, rispetto alle proposte dello scorso anno, passa da cinque a dieci (dall’1 giugno 2023 al 31 maggio 2033). Inoltre, in questa nuova «chiamata» il canone annuo di locazione è stato fortemente diminuito, passando da 13.000 a 4.000 euro, peraltro a partire dalla terza annualità del contratto, mentre per favorire l’avviamento dell’esercizio nei primi due anni il canone è di 2.000 euro. Ma c’è di più. Il “Bo.Po” viene consegnato al futuro gestore completamente rinnovato e riqualificato. Certo, i locali rimangono invariati: bar-ristorante con cucina, dispensa, grande open space polivalente, sale, arredi, strumentazioni e aree esterne. Ma l’amministrazione comunale ha deciso di intervenire con un restyling strutturale, investendo 300.000 euro».

Un progetto di rilancio del «Bo.Po», quindi, forte di una strategia a forbice. Da un lato, maggiore attrattività del bando d’appalto per la gestione; dall’altro, riqualificazione manutentiva ed efficientamento energetico dell’immobile. «Le condizioni che abbiamo inserito nella nuova indagine di mercato qualificano ulteriormente il “Bo.Po” – continua l’assessore Cremaschi –. Andrà a promuovere attività aggregative, ricreative e culturali, ma con particolare attenzione anche a valenze umane, sociali e ambientali, con modalità gestionali che puntano a valorizzare il territorio e sviluppare il rapporto con la comunità locale. Per esempio, garantendo un’offerta multilivello rivolta a specifici target sociali, o coinvolgendo le associazioni e le realtà aggregative del territorio (oratori, biblioteche, gruppi giovani…) o ancora dando vita ad attività connesse con le già numerose progettualità sociali e aggregative in atto in paese. Premiante, poi, la scelta di arricchire la gamma di attività con servizi rivolti alle persone con disabilità e fragilità, studiando un loro inserimento attivo, anche occupazionale, in alcune delle attività proposte, o avviando una attività di bar-punto ristoro finalizzata soprattutto a favorire incontri e relazioni».

Queste le novità e le discontinuità rispetto ai precedenti bandi. In tal senso, gli operatori economici interessati e in possesso di idoneo codice di riferimento devono inviare la propria manifestazione di interesse entro il 16 marzo tramite posta elettronica certificata a [email protected]. Verificate le manifestazioni d’interesse ricevute, l’amministrazione comunale avvierà una procedura di selezione degli operatori economici interessati, cui seguirà entro pochi giorni il bando per la gara d’appalto.

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