Pedrengo, al posto dei liquori
12 mila bottiglie di gel disinfettante

Dai liquori al disinfettante per le mani. Un «salto» pieno di generosità quello del Gruppo Dilmoor, leader nella produzione e distribuzione di distillati, vini e bevande, che ha deciso di produrre nel proprio stabilimento di Pedrengo oltre 12.000 bottiglie di soluzione alcolica per l’igiene delle mani da regalare alle strutture ospedaliere bergamasche impegnate nella lotta al coronavirus.

Il Gruppo ha messo a disposizione l’alcol, normalmente utilizzato per la produzione di spiriti e liquori, gli impianti di miscelazione ed imbottigliamento e le proprie competenze per produrre, secondo le indicazioni pubblicate dall’Organizzazione mondiale della sanità, il disinfettante. Le prime 6 mila bottiglie saranno consegnate questa settimana (si comincia oggi), poi la distribuzione continuerà fino a raggiungere il totale di 12 mila (ndr, si tratta di un unico lotto, non di una produzione che andrà avanti in modo permanente).

Le bottiglie di disinfettante pronto all’uso hanno una forma particolare, che ricorda proprio quella delle bottiglie di liquore, e sull’etichetta compare lo slogan «Bergamo #MolaMia». Il Gruppo Dilmoor è costituito dalle società Dilmoor, Perlino e Celebrity, con stabilimenti produttivi e magazzini a Pedrengo e Asti. Produce distillati, liquori, vini, spumanti, vermouth e bevande, ma mai prima d’ora si era cimentato nella produzione di disinfettante per le mani. Né avrebbe mai immaginato di farlo, ma di fronte all’emergenza coronavirus che ha coinvolto pesantemente la provincia di Bergamo il desiderio di dare una mano in modo concreto ha fatto nascere questa idea.

A raccontare come ha preso vita il progetto è il direttore operativo Alessandro Vavassori: «All’inizio – spiega – la nostra preoccupazione è stata quella di lavorare in sicurezza, adottando ogni accorgimento possibile e raccomandato, sia nei nostri stabilimenti e magazzini di Pedrengo e Seriate, dove ha sede Dilmoor Spa, sia in quello di Asti, dove ha sede l’altra società italiana del gruppo, la Perlino Spa. Non è stato facile, non lo è nemmeno ora, lavorare in queste condizioni. Noi serviamo i supermercati e ogni giorno riceviamo dai nostri clienti messaggi di ringraziamento e di incoraggiamento perché contribuiamo a non fare mancare la merce sugli scaffali in questo periodo. Sia in Italia che all’estero».

«Poi ci siamo guardati attorno – continua Vavassori – ed in particolare a Bergamo, una delle province più colpite da questa tragedia: abbiamo sentito il bisogno di fare qualcosa, di provare a dare il nostro contributo. L’amministratore delegato Edoardo Laugieri ci ha dato l’input, e da lì sono successe cose straordinarie».

Ingredienti e impianti

In meno di dieci giorni la squadra di Dilmoor ha sviluppato un prodotto nuovo, che non conosceva: «Abbiamo ricercato gli ingredienti – evidenzia Vavassori – sviluppato un’etichetta speciale, messo a disposizione il nostro alcol e attrezzato i nostri impianti per imbottigliare una soluzione alcolica disinfettante per mani».

Anche i fornitori dell’azienda hanno deciso di fare la loro parte per sostenere il progetto: «Molti fornitori hanno sposato la causa – sottolinea ancora il direttore operativo – regalandoci le etichette e parte degli ingredienti. Abbiamo contattato l’Ats e l’Agenzia delle Dogane di Bergamo, alle quali vanno i nostri ringraziamenti per l’enorme aiuto che ci hanno dato a realizzare questo progetto».

Nello stabilimento il progetto di solidarietà è stato accolto con entusiasmo dal personale: «La cosa più gratificante – aggiunge Vavassori – è stato vedere come tutto il nostro personale si è letteralmente buttato in questa avventura, con passione e con uno spirito di solidarietà enorme. È un piccolo gesto, se paragonato a quanto sta avvenendo, ma ci rende estremamente fieri di aver contribuito e di non avere mollato. D’altronde l’abbiamo scritto anche sull’etichetta: “Bergamo #MolaMia”. Una parte del prodotto, circa 6 mila bottiglie, verrà consegnata già questa settimana alle strutture ospedaliere: naturalmente il ringraziamento più grande va a tutti coloro che in prima linea stanno combattendo questa emergenza, medici, infermieri e personale sanitario».

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