Oriocenter, individuati i bulli. «Qui difficile non essere ripresi»

SICUREZZA. Il gruppo di ragazzini sabato 23 novembre aveva minacciato e schiaffeggiato quattro tredicenni. Altri tre coetanei vittime di una baby gang: spintoni e minacce. Il direttore: «Dispiaciuti, ma attive 350 telecamere e potenziati i controlli».

Verrebbe da dire: chi di filmato ferisce, di filmato perisce. Il gruppo di ragazzini minorenni che sabato pomeriggio aveva minacciato e schiaffeggiato quattro tredicenni a Oriocenter, pubblicando poi il video su Instagram, sarebbe stato individuato dai carabinieri proprio grazie alle immagini video: in primis proprio quelle della loro «storia» social e poi anche grazie ai filmati delle telecamere del centro commerciale. Ora resta da capire se saranno denunciati: essendo minorenni, c’è di mezzo la procura dei minori di Brescia e il riserbo è, com’è comprensibile, massimo. I genitori dei tredicenni aggrediti avevano sporto denuncia per tentata estorsione e tentata minaccia.

Indagini su un altro episodio

E si sta cercando di capire se gli stessi bulletti siano gli autori di un altro episodio avvenuto sempre nel tardo pomeriggio di sabato nella galleria di Oriocenter. Anche in questo caso le vittime sono dei tredicenni: tre amici, accompagnati lì dai genitori per trascorrere qualche ora all’insegna dello svago e finiti nel mirino di alcuni ragazzini poco più grandi di loro, stranieri, che hanno iniziato a tartassarli.

«I commercianti ci hanno confermato che purtroppo queste scorribande non sono così infrequenti»

«Alle 20 stavano cenando da Mc Donald’s quando sono stati accerchiati da una banda di dieci ragazzi di qualche anno più grandi, tutti presumibilmente nordafricani – racconta la mamma di uno dei tre –. Uno di loro ha chiesto una patatina a mio figlio e, ricevuta risposta negativa, gli ha arraffato l’intera confezione. Altri hanno bevuto dal bicchiere di Coca Cola di un amico. Altri ancora hanno estratto 20 euro dalla cover del cellulare del terzo amico. Dopo 5 minuti, e nell’indifferenza generale di tutti gli altri che erano seduti al fast-food, se ne sono andati». I tredicenni hanno quindi avvisato il personale del Mc Donald’s, cercato le guardie del centro commerciale e infine avvisato i genitori. «I commercianti ci hanno confermato che purtroppo queste scorribande non sono così infrequenti – aggiunge la mamma –. È triste pensare che questi soggetti si sentano in diritto di fare quello che vogliono. Vorremmo poter portare i nostri figli al centro commerciale senza dover mettere loro un cane da guardia alle spalle». Martedì 26 novembre anche i genitori di questi ragazzi hanno denunciato l’accaduto ai carabinieri e scritto alla direzione di Oriocenter.

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«Massima attenzione al fenomeno»

«Ci spiace per questi episodi e siamo solidali con le famiglie e i ragazzi che ne hanno subito le conseguenze – sottolinea Ruggero Pizzagalli, direttore di Oriocenter –: purtroppo è una piaga sociale che ogni luogo di aggregazione sta subendo, dal centro delle città fino a noi che, con sessantamila visitatori al giorno, siamo pure una grande città. Da parte nostra c’è la massima attenzione al fenomeno. Abbiamo già da tempo potenziato la vigilanza e faremo ancora di più dai prossimi giorni, con l’avvicinarsi delle festività natalizie. Non solo: nei fine settimana sono presenti nelle gallerie, oltre alle nostre guardie, anche le forze dell’ordine con servizi a piedi. Li ringraziamo molto di questo servizio».

«Il centro, dentro e fuori, è controllato da 350 telecamere attive 24 ore su 24 e viste in tempo reale almeno da un operatore: è praticamente impossibile non essere ripresi»

«Va poi detto che il centro, dentro e fuori, è controllato da 350 telecamere attive 24 ore su 24 e viste in tempo reale almeno da un operatore – aggiunge Pizzagalli –: è praticamente impossibile non essere ripresi e quindi, in caso di reato, farla franca. Il nostro obiettivo è di far rispettare sempre la legge, senza alcuna eccezione: quando qualcuno viene scoperto a rubare, lo denunciamo sempre. Non a caso Oriocenter si è piazzato primo in Italia nella top 10 dei centri commerciali nella classifica dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy1, anche grazie alle segnalazioni dei clienti sul fronte della sicurezza».

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