Cronaca / Hinterland
Mercoledì 08 Novembre 2023
Orio batte il record storico di passeggeri, superati i 13.857.257 viaggiatori del 2019
AEROPORTO. Avanti di questo passo lo scalo orobico potrebbe raggiungere i 14 milioni nel fine settimana e i 15 milioni a dicembre.
L’anno scorso, in una rincorsa continua iniziata dopo il mese di gennaio (l’ultimo segnato dalle limitazioni Covid) e via via intensificata da aprile in poi, il record era stato mancato per meno di 700mila passeggeri. Ma quei 13,1 milioni erano stati molto significativi e per almeno un paio di ragioni: la ripartenza dopo la pandemia e il secondo risultato della storia dell’aeroporto di Orio al Serio. Ma era fin troppo chiaro che con questa crescita costante il record storico di 13 milioni 857mila 257 passeggeri registrato nel 2019 sarebbe stato superato quest’anno e anche abbastanza comodamente. E così è stato nella tarda serata di martedì 7 novembre. I dati ufficiali saranno resi noti solo nella giornata di mercoledì 8 novembre, ma lunedì lo scalo era arrivato a quota 13 milioni 819mila 381 passeggeri dal 1° gennaio, 37.876 dal tetto del 2019: calcolando che la media dei primi 6 giorni di novembre è stata di 45.079 al giorno è che in quello con minor viavai (giovedì 2) se ne sono contati oltre 41mila è quasi certo che la giornata di martedì 7 novembre si sia chiusa raggiungendo – e superando – i 37.877 passeggeri necessari per il nuovo record.
Verso i 14 milioni
In realtà mancando ancora un mese e tre settimane alla fine dell’anno il tetto è destinato ad essere superato più e più volte. Il traguardo più immediato è quota 14 milioni che verrà tagliata nel fine settimana ma è di tutta evidenza che pure quello dei 15 abbia le settimane contate: molto probabilmente sarà raggiunto nei giorni dell’Immacolata. La verità è che mantenendo una media giornaliera di 45mila passeggeri (praticamente la regola da aprile in qua) se non ci saranno scioperi e problemi meteo rilevanti è possibile che Orio chiuda il 2023 superando pure i 16 milioni, probabilmente sul filo di lana, negli ultimi giorni dell’anno.
Da quando lo scalo ha cominciato ad andare in doppia fila i tetti storici sono stati quasi sempre tagliati a dicembre: è successo così nel 2019 per quota 13 milioni e nel 2017 per i 12 e prima ancora nel 2016 e 2015 rispettivamente per gli 11 e i 10. Fanno eccezione i 9 e i 3 milioni toccati a novembre rispettivamente del 2015 e 2004 e i 2 nel settembre 2003. Decisamente altri tempi. Se si esclude il 2014, quando lo scalo era rimasto chiuso per il rifacimento della pista, Orio negli ultimi 20 anni e sempre cresciuto anno dopo anno, con l’ovvia eccezione di quelli della pandemia. Una crescita legata ovviamente a doppio filo a Ryanair che secondo i dati Iccsai (il centro di ricerca sulla competitività aeroportuale dell’Università di Bergamo) nel 2022 ha rappresentato il 79,8% del mercato a fronte di un’offerta low cost del 98,2. Ammesso che questa differenziazione abbia ancora senso in un Paese dove le varie Ryanair, EasyJet e Wizzair, peraltro tutte presenti sullo scalo, rappresentano il 59,3% del mercato domestico e del 60 di quello europeo (incluso il domestico).
Resta il fatto che con l’avvento degli irlandesi volanti Orio al Serio è passato dal milione e 252.878 passeggeri del 2002 (14 febbraio, primo volo per Hahn venduto come Francoforte nonostante l’ora e mezza di distanza su strada e due land differenti) agli oltre 15, probabilmente 16 del 2023. E già l’anno dopo lo sbarco di Michael O’Leary i passeggeri erano più che raddoppiati: 2,8 milioni, con Ryanair che rappresentava però meno del 50% dell’offerta sullo scalo, Da quel momento in poi, la percentuale è sempre cresciuta fino a toccare nel 2009 quota 75%, ovvero 3 voli su 4, per superare l’80 nel 2013 con la punta massima dell’83,8 del 2016. Per capirci, nel 2012 Ryanair aveva fatto 363.789 passeggeri, nel 2022 10.498.334 e in questo lasso di tempo ne ha trasportati 124.190.830. A questo dato va aggiunto quello dell’anno in corso: calcolando che Orio sta per tagliare i 14 milioni e ipotizzando una quota irlandese dell’80% sono altri 11 milioni e 200 mila. Se a fine anno saranno 16 saranno 12,8. Totale, quasi 137 milioni dal suo avvento nello scalo.
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