Mozzo, raffica di danni. Caccia alla baby gang: individuati due ragazzini

IL RAID. Vetrate distrutte, cartelli divelti e rifiuti in strada. Filmati al vaglio. Gruppo avvistato anche nei paesi vicini. Il sindaco: investiamo su socialità e nuove telecamere.

Mozzo

Un gruppo di ragazzini, dai 15 ai 18 anni, con il volto coperto da cappuccio e cappellino. L’analisi dei filmati delle telecamere comunali mostra che gli autori degli atti vandalici dei giorni scorsi a Mozzo sono quasi sempre gli stessi: giovani che si ritrovano in paese la sera, soprattutto nel fine settimana, e dopo la mezzanotte mostrano tutta la loro inciviltà. Venerdì e sabato un gruppetto ha distrutto le vetrate del passaggio pedonale che collega la scuola media alla biblioteca e alla palestra, per poi ricoprire di sporcizia via Castello, dove non solo, come mostrano le immagini, hanno abbandonato a terra cartacce e lattine, ma hanno pure rovesciato i bidoni dei rifiuti presenti a bordo strada. E come se non bastasse, sempre nel weekend, hanno divelto diversi pali con le indicazioni sulla pista ciclabile, la cartellonistica della Porta del Parco e la segnaletica stradale in via dell’Industria al confine con Valbrembo.

«È una situazione che va avanti da alcuni mesi, si tratta di ragazzini che si radunano il sabato sera sul monte e agiscono un po’ ovunque compiendo atti vandalici», spiega il sindaco Gianluigi Ubiali

«È una situazione che va avanti da alcuni mesi, si tratta di ragazzini che si radunano il sabato sera sul monte e agiscono un po’ ovunque compiendo atti vandalici», spiega il sindaco Gianluigi Ubiali. La Polizia locale è al lavoro per visionare i filmati. Le verifiche, sebbene ancora in corso, precisa il sindaco, hanno portato intanto all’individuazione di almeno un paio dei colpevoli, che tuttavia «non sono soltanto residenti a Mozzo». «Sono stati avvistati anche a Paladina e a Curno nella zona del centro commerciale Zebra», motivo per cui «si fa più fatica a risalire all’identità».

«Stiamo cercando di rendere vissuti gli angoli del paese dove si riuniscono questi ragazzini – aggiunge Ubiali – affinché ci sia un monitoraggio attivo del territorio. Abbiamo avviato un progetto con il nostro centro sociale per fare in modo che almeno 2-3 sere a settimana la sala studio sia occupata dagli studenti e la zona sia battuta. L’aumento delle telecamere serve fino a un certo punto»

L’area del passaggio pedonale è stata recintata per la sicurezza dei bambini e nei prossimi giorni i pannelli di vetro saranno ripristinati. La stima dei danni è in fase di elaborazione, ma a pagare, come sempre, saranno i cittadini. «Stiamo cercando di rendere vissuti gli angoli del paese dove si riuniscono questi ragazzini – aggiunge Ubiali – affinché ci sia un monitoraggio attivo del territorio. Abbiamo avviato un progetto con il nostro centro sociale per fare in modo che almeno 2-3 sere a settimana la sala studio sia occupata dagli studenti e la zona sia battuta. L’aumento delle telecamere serve fino a un certo punto. La videosorveglianza può avere un effetto deterrente, ma agisce a posteriori, e comunque vorrebbe dire tappezzare il paese di telecamere, con evidenti costi per la comunità». Un lavoro che ad ogni modo il Comune ha predisposto. «Abbiamo in previsione di installare altre telecamere. Le prime, circa 4-5, saranno collocate nei pressi del Carrefour, un’altra zona critica, e valuteremo di metterne qualcuna nelle vicinanze della biblioteca. Abbiamo aderito anche a un bando regionale con il quale arriveranno altre 18 telecamere, alcune in sostituzione degli impianti obsoleti».

«Serve un pattugliamento più frequente», conclude il sindaco, che si è attivato con i carabinieri chiedendo «di riprendere la vigilanza sul monte, almeno per dissuadere questi ragazzi dal buttare a terra i rifiuti».

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