Moro, nuova vita per l’eliporto Pighet

Ranica. L’alpinista è il proprietario con due soci: non ha eguali, speriamo di riportare qui la base regionale antincendio. Giovedì prossimo ci sarà l’esercitazione nazionale con un super elicottero. A fine marzo riaprirà anche il ristorante.

È il più grande modello d’elicottero antincendio presente in Italia. E giovedì 9 febbraio farà tappa unica nella Bergamasca. Più precisamente a Ranica, presso l’eliporto Pighet, dove è in programma l’esercitazione nazionale per i direttori operazioni spegnimento (Dos), coloro che hanno la responsabilità dell’attività di contrasto ai roghi. Al corso d’aggiornamento parteciperanno oltre cento persone. Il mezzo che verrà utilizzato è un vero e proprio gigante dell’aria: l’elicottero «Sikorsky Erikson S64», pilotato per l’occasione dal bergamasco Vinicio Mergar. Durante la mattinata ci sarà una simulazione pratica di pescaggio e sgancio su obiettivo. A seguire ci si sposterà al ristorante «La Grotta Azzurra». E lì, dopo il pranzo, una serie di seminari sulla strategia d’impiego della flotta aerea di Stato, sull’efficienza, efficacia ed economicità dell’azione di contrasto all’incendio e sulla gestione della sicurezza in volo.

Il poter ospitare un corso d’aggiornamento di tale prestigio è segno del credito di cui gode l’eliporto Pighet e tutta la sua struttura, recentemente rilevata dall’alpinista bergamasco Simone Moro che, insieme a due soci e attraverso la loro società «Mmc srl» (Moro, Mascheretti & Comotti), è diventato il proprietario dell’eliporto ranichese. «Abbiamo avviato una serie di azioni per dare nuova vita alla base, rimettendola a regime ed efficienza: a fine marzo riaprirà anche il ristorante, che si chiamerà “Casa Comotti al Pighet” – ha spiegato Moro, che ha realizzato oltre settanta scalate sulle cime di tutto il mondo ed è specializzato in ascensioni invernali oltre che come pilota di soccorso in Himalaya –. La nostra speranza è di poter riportare la base antincendio regionale nella Bergamasca, dove è stata per quasi otto anni (fino al 2015, prima che la sede si spostasse a Vilminore e poi a Darfo, ndr) in virtù della posizione baricentrica che il Pighet esercitava rispetto al territorio lombardo. Il nostro eliporto non ha eguali poiché è uno dei pochissimi che dispone di tutti i requisiti per essere sede permanente della Protezione civile, dall’hangar alle stanze fino agli uffici, in linea con la legge regionale in materia e con quanto recentemente spiegato da esponenti dell’Antincendio boschivo regionale e del supporto operativo alle emergenze. Quest’anno verrà fatto il bando quadriennale per la nuova base. Il Pighet è tra le poche papabili. E spero che le aziende interessate all’appalto scelgano noi come loro sede». In Lombardia la responsabilità delle attività di spegnimento degli incendi boschivi è affidata ai Dos, opportunamente formati, abilitati e facenti capo agli enti locali territorialmente competenti, dalle Comunità montane ai Parchi regionali, che conferiscono incarico a propri dipendenti o a volontari appartenenti alla Protezione civile. Il compito dei Dos è di organizzare l’intervento di spegnimento e bonifica di un incendio boschivo, coordinando i mezzi terrestri e quelli aerei.

L’aggiornamento dei direttori è garantito da Regione Lombardia attraverso il coinvolgimento anche di competenze esterne, come Vigili del Fuoco e Carabinieri forestali. Il seminario di giovedì 9 è realizzato dalla Scuola superiore di protezione civile di PoliS-Lombardia. L’iniziativa verrà realizzata in un’unica edizione. Per questioni logistiche e per contenere al minimo gli spostamenti dell’elicottero “Sikorsky Erikson S64” ed efficientarne l’impiego, la sessione pratica è prevista dalle 9 alle 13 presso l’eliporto Pighet: le eventuali manovre di sgancio potranno essere effettuate nei boschi o campi adiacenti.

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