Maxi traffico droga, altra ordinanza per il capo ultrà Lucci

LE INDAGINI. Il capo ultrà milanista Luca Lucci, di Scanzorosciate, già arrestato nell’inchiesta sulle curve di San Siro, ha ricevuto un’altra ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito di un’altra indagine della Dda su un’associazione, vicina alla cosca della ’ndrangheta dei Barbaro-Papalia.

Il gruppo avrebbe «importato e distribuito oltre 2 tonnellate di stupefacenti» tra la Lombardia e la Calabria. E’ quanto è emerso in relazione alle indagini della Gdf di Pavia e della Dda di Milano.

Lucci, capo storico della curva Sud rossonera, è finito in carcere nel maxi blitz di Polizia e Gdf dello scorso 30 settembre, coordinato dai pm della Dda Storari e Ombra, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata ad un serie di reati, assieme ad altri ultras milanisti suoi presunti sodali. Blitz che aveva riguardato anche i vertici e altri ultrà della curva interista e che vedeva al centro i business illeciti del tifo organizzato delle due curve e una seria di aggressioni ed estorsioni.

La nuova ordinanza riguarda una serie di presunti episodi di spaccio di droga per «ingenti quantitativi», di hashish in particolare, rivenduti a Milano attraverso un canale «estero», ossia dopo presunte importazioni dalla Spagna. A Lucci non viene contestata l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico, che riguarda invece una decina di persone.

«Prendere il controllo del mercato di Milano»

Nel luglio del 2020, come emerge da una delle chat rintracciate nell’inchiesta della Dda milanese e della Gdf di Pavia sul maxi traffico di droga, Rosario Calabria, vicino a uomini della cosca di ’ndrangheta dei Barbaro-Papalia, e Luca Lucci, progettavano «di organizzare una batteria» armata per «prendere il controllo del mercato di Milano» e per imporre il «monopolio nella vendita dello stupefacente». Lo si legge nell’ordinanza di custodia cautelare.

L’operazione odierna

Nella giornata del 18 novembre i militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Gdf di Pavia e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, hanno eseguito nelle province di Pavia, Milano, Reggio Calabria, Lecco e Piacenza un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 20 persone, di cui 15 in carcere (tra cui Lucci) e 5 ai domiciliari, accusati «di appartenere a un’associazione dedita al traffico di stupefacenti, articolata in cellule», i cui «appartenenti, pur con compiti differenti, avevano l’obiettivo di procurare ingenti quantitativi di stupefacenti da rivedere all’interno della città di Milano», soprattutto cocaina.

© RIPRODUZIONE RISERVATA