Maltempo a Bergamo, «la Regione chiederà lo stato di calamità» - Video

LA DECISIONE. Mercoledì 11 settembre il sopralluogo alle aree di Ponteranica più colpite dalla bomba d’acqua della notte tra domenica e lunedì 9 settembre. Il consigliere regionale Lobati: «Mozione per decidere come aiutare».

Ponteranica è ancora alle prese con i danni causati dall’alluvione che, lunedì 9 settembre all’alba, ha investito diverse zone del paese. A visitare le aree colpite si sono recati mercoledì 11 settembre i consiglieri regionali di maggioranza Jonathan Lobati, Giovanni Malanchini, Michele Schiavi, Pietro Macconi e Alberto Mazzoleni, insieme ad alcuni consiglieri comunali.

Le aree più colpite

Un sopralluogo alle realtà maggiormente danneggiate tra cui la Trattoria Falconi di via Valbona, dove l’acqua del Morla ha esondato raggiungendo i tre metri di altezza, sommergendo magazzini e laboratori. Sul pavimento delle aziende colpite, in parte ripulito dopo giorni di faticoso lavoro, rimangono evidenti i segni del fango e del passaggio dell’acqua che ha addirittura spostato i macchinari provocando danni per centinaia di migliaia di euro. Danni materiali a cui si aggiungono anche le perdite economiche legate alla chiusura delle aziende, per cui è complesso prevedere una data certa di riapertura.

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La mozione

«È un momento difficile, ma sono sicuro che i cittadini bergamaschi avranno la forza di rialzarsi. La nostra politica deve dare loro un forte segnale di vicinanza» spiega Lobati (Fi). «Per questo motivo, abbiamo già predisposto una mozione che sarà discussa martedì 17 settembre in Consiglio regionale nella quale si deciderà come aiutare Comuni, cittadini e imprese nella gestione dell’emergenza». A rimarcare il concetto anche Malanchini (Lega): «Regione Lombardia sarà concretamente vicina ai cittadini e sosterremo la richiesta di stato di calamità al Governo».

Il cantiere Teb

«Chiederemo l’attivazione di un tavolo di confronto sulla gestione del cantiere»

Ulteriori disagi sono legati al cantiere Teb al cui allagamento è corrisposto quello di cantine e box delle case vicine. «Siamo stanchi di questa situazione. Da fine giugno abbiamo già affrontato quattro episodi simili» tuona un residente della zona. «A Teb chiederemo l’attivazione di un tavolo di confronto sulla gestione del cantiere e la regimazione delle acque – specifica Michele Schiavi (FdI) -, anche per avere una miglior gestione, in futuro, della fase temporanea del cantiere».

Il dibattito politico

Intanto prosegue la raccolta delle segnalazioni danni che dovranno essere inviate al Comune, seguendo le istruzioni presenti sul sito, fino alla mattinata di giovedì 12 settembre. «All’Amministrazione contestiamo di non aver effettuato la pulizia di alvei, torrenti, caditoie e tombini, azioni che avrebbe potuto mitigare le conseguenze delle esondazioni» puntualizza Luca Tironi, capogruppo di «Centrodestra per Ponteranica». Pronta la replica della sindaca Susanna Pini: «La pulizia del Morla è di competenza di Regione Lombardia. Come Comune, provvediamo una volta all’anno alla pulizia dei torrenti con Protezione civile, Alpini e cacciatori, mentre quella delle caditoie è garantita, in tempi diversi e in base alle zone, da parte dei servizi comunali. Durante l’emergenza, ci siamo comunque prontamente attivati per riparare i danni provocati dall’alluvione».

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I rifiuti

Centrale anche la questione sullo smaltimento dei rifiuti: «Dalla giornata di lunedì 9 settembre abbiamo invitato i cittadini a segnalarci le criticità, con particolare attenzione a persone anziane, sole o in condizioni di fragilità. Stiamo già intervento stilando una lista di priorità, concentrandoci prima sui casi più urgenti. Abbiamo anche semplificato le procedure per lo smaltimento autonomo e gratuito dei rifiuti direttamente alla stazione ecologica» specifica Pini. La minoranza: «Vogliamo che il servizio di smaltimento sia invece disponibile per tutti i danneggiati, al domicilio, attingendo dal fondo di riserva comunale per la copertura delle spese».

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