Cronaca / Hinterland
Mercoledì 31 Luglio 2024
Maestro di Brusaporto rischia di annegare in Sardegna: salvato
CALA GOLORITZÉ. Marco Pinna, 65 anni, insegna a Calcinate. Ha avuto un malore in mare. L’Sos lanciato da un ragazzo. In zona una barca con medici ungheresi: l’hanno rianimato.
«Per fortuna ora sta bene, e il peggio è passato». Tira un sospiro di sollievo Alessandro Pinna nel raccontare la vicenda accaduta al fratello Marco settimana scorsa, tra le acque cristalline della Sardegna.
Malore in acqua
Si trovavano in vacanza insieme sull’isola (la famiglia Pinna ha origini sarde), e nella mattinata di mercoledì 24 luglio avevano programmato un’uscita in gommone a Cala Goloritzé, che si trova nel territorio comunale di Baunei, nella parte sud del golfo di Orosei, in provincia di Nuoro.
A bordo del natante, guidato da Alessandro, 58 anni, c’erano anche Silvia, 56 anni e moglie di Marco, Alberto, 15 anni e figlio della coppia, la nipote Francesca, 22 anni, e il cane Vienna, segugio di 11 anni. Attorno alle 11 calano l’àncora per godersi la bellezza del mare. E il 65enne, insegnante di scuola elementare all’istituto «La Traccia» di Calcinate, si tuffa con Alessandro e Francesca. Marco decide però di non andare verso riva insieme al fratello e alla nipote, ma resta in mare aperto per fare snorkeling. In quel frangente accusa un malore, ed è riverso supino in acqua. Una famiglia originaria del Milanese (genitori e tre figli), si trova in zona a bordo di un gommone, e mentre cerca di ancorare il natante, uno dei figli lo scorge in acqua privo di sensi. Avvisa il padre, subito si attivano e catturano l’attenzione di una barca presente in zona: a bordo ci sono sei medici ungheresi.
Recuperato e rianimato
Lo recuperano e riescono a rianimarlo. Non c’è linea per chiamare i soccorsi, così ci pensa una motovedetta della Guardia di Finanza di Arbatax presente sul posto. Tramite l’elicottero dell’Areus decollato da Olbia, Marco viene trasportato all’ospedale San Francesco di Nuoro. È ancora ricoverato lì, ma fuori pericolo e a breve farà rientro a casa. «Ora possiamo raccontare tutto con serenità – racconta il fratello Alessandro, conosciuto da tutti come Alex –, Marco è ancora ricoverato, ma a breve dovrebbe tornare a casa. Ha prolungato la vacanza (ride, ndr). Ci siamo presi tutti un bello spavento al momento. Quella mattina da Santa Maria Navarrese, frazione di Baunei, ci siamo diretti a Cala Goloritzé, tra i posti più belli della Sardegna in assoluto. Verso le 11 ci fermiamo, gettiamo l’àncora e ci tuffiamo: Marco non ci segue, resta in mare per fare snorkeling, voleva vedere i pesci, e in quel frangente accusa un malore. Nessuno di noi era con lui per accorgersi di quanto successo, ma una serie di eventi fortunati ha fatto sì che tutto sia andato per il verso giusto. La cosa pazzesca è che è stato un ragazzino, di circa 12-13 anni, a notarlo in mare e ad avvisare il padre. E poi ci sono stati i nostri “angeli”, noi li chiamiamo così, sei medici ungheresi che lo hanno rianimato. Ci sono voluti circa tre minuti, dopo di che Marco ha ripreso conoscenza. Con esattezza non si sa quale sia l’origine del malore, ma pare possa essere stata un’insolazione. A nome di mio fratello, e di tutti noi, vogliamo ringraziare la famiglia milanese Artusi, la dottoressa Anna Medgyesi, a capo del gruppo di sei medici ungheresi, l’Areus (Azienda regionale dell’emergenza urgenza Sardegna), e i medici e operatori dell’ospedale San Francesco di Nuoro. L’intervento di tutti è stato decisivo e prezioso. Noi siamo originari della Sardegna: nostro padre era di Sassari, ma anche nostra madre ha origini sarde».
Marco è nato e cresciuto a Bergamo in una famiglia numerosa (ben otto fratelli), in via Carducci, mentre ora vive con la famiglia a Brusaporto.
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