L’Etna erutta ancora: pioggia di cenere sull’aeroporto di Catania. Sospesi i voli, disagi anche su Orio al Serio

Ancora ritardi (fino a 8 ore), due voli cancellati in arrivo e altrettanti dirottati in partenza per via dell’eruzione, martedì mattina (23 luglio), dell’Etna che ha costretto alla chiusura l’aeroporto di Catania. Sono ancora giornate difficili per coloro che hanno scelto di spostarsi in aereo.

Dopo il crash informatico di venerdì pomeriggio, che ha paralizzato il traffico degli aeroporti di mezzo mondo e lo sciopero dei controllori di volo che domenica ha causato la cancellazione di venti voli in partenza e di altrettanti in arrivo, ieri ancora all’aeroporto di Orio al Serio sono stati almeno una trentina i voli che hanno subito dei ritardi.

A pesare è stata soprattutto l’organizzazione di tanti scali internazionali, che fanno fatica a smaltire la pressione del traffico degli ultimi giorni e gli strascichi dell’ondata di maltempo di lunedì che ha causato ritardi nella gran parte degli scali italiani. Ieri, poi, si è aggiunto l’imprevisto della chiusura dell’aeroporto di Catania: erano previsti tre collegamenti in partenza (tutti operati da Ryanair) alle 6.35, alle 10.20 e alle 22 e altrettanti in arrivo (alle 11.15, alle 14.55 e alle 21.30). I primi due voli per la Sicilia sono stati dirottati all’aeroporto di Trapani che ieri, insieme agli scali di Comiso di Palermo ha accolto la maggior parte dei voli diretti a Catania che non sono stati cancellati, mentre sono rimasti a terra – e riprotetti su altri voli – i passeggeri che sarebbero dovuti atterrare al Caravaggio con i primi due voli della giornata.

Disagi tutto sommato contenuti per i passeggeri i cui voli, ieri, hanno fatto registrare dei ritardi. La maggior parte dei collegamenti sono stati posticipati di una-due ore, a causa dell’arrivo in ritardo degli aeromobili sulla pista del Caravaggio. Con un’eccezione, il volo Ryanair per Trapani delle 11.50, partito da Orio con oltre otto ore di ritardo.