La T2 e il futuro della piana del Gres. Un nuovo quartiere e molte incognite

SVILUPPO IMMOBILIARE. Il comparto industriale, dove è prevista anche una fermata del tram, è destinato a ospitare un altro spicchio di Parco dei Colli e un maxi insediamento residenziale

Nuova linea tranviaria, incremento del numero di residenti e scenari futuri della piana del Gres. Sono alcuni dei temi che stanno tenendo banco nell’hinterland della città, tra Ponteranica e Villa d’Almè , dove sono in corso i lavori per la realizzazione della nuova linea T2.

Il dibattito è stato al centro di un incontro organizzato dal Coordinamento Zona Hinterland Nord-Ovest del Partito Democratico, moderato da Danilo Jadoul, vicesegretario del Circolo Ponteranica-Sorisole, a cui hanno partecipato Elio Moschini, vicepresidente del Cda di Teb , Renato Ferlinghetti componente del Cda del Parco dei Colli, che ha illustrato le caratteristiche morfologiche del territorio, e Angelo Colleoni, vicepresidente del Cda del Parco dei Colli.

Il Parco

Il primo affondo ha introdotto il futuro scenario della riconversione della zona del Gres. «Oggi gran parte di questo territorio è legato alla sua vocazione originaria, industriale – ha affermato Angelo Colleoni –. Il progetto che una società privata (grupppo Ferretti, ndr) ci sta proponendo è di conversione da area industriale in area multifunzionale, con destinazione di carattere residenziale e commerciale, con una parte significativa dell’area che dovrà essere trasformata in area agricola. A sud del tracciato della T2 si trova tutta l’area che il parco ha inglobato nel proprio territorio: in quello che adesso è un vecchio capannone si pensa a un ricovero attrezzi per gli agricoltori e per la creazione di una scuola con la produzione di prodotti. L’obiettivo che ci siamo posti come parco è portare avanti tre grossi progetti di riconversione del parco, con il recupero della cava di Almè, dell’area di Petosino e delle aree marginali al comune di Bergamo».

Il nuovo insediamento

Preoccupazioni e dubbi sono emersi tra i partecipanti all’incontro che hanno posto l’attenzione sullo sviluppo residenziale che potrebbe toccare i 1.800 abitanti, ma anche sulla fermata del tram lontana dalla zona residenziale del centro del paese di Sorisole, sui problemi della viabilità con un flusso di migliaia di veicoli di Pontesecco che potrebbero non migliorare con la nuova linea tranviaria. In particolare il moderatore Danilo Jadoul ha spiegato: «Nei prossimi anni a Petosino si realizzerà la riqualificazione dell’ex Gres. Si tratta di un’area di 500.000 mq dove per oltre un secolo si è svolta l’attività economica e industriale più importante nella storia del paese. Dalle notizie diffuse recentemente risulterebbe che 270.000 mq saranno adibiti a edilizia residenziale con l’arrivo di circa 1.800 nuovi abitanti»

«Si è in una fase ancora embrionale e i dati sugli abitanti della nuova area residenziale non sono ancora noti»

Dopo una presentazione del progetto della T2, con approfondimenti su fermate, percorsi, gallerie, sottopassi, piste ciclabili, parcheggi, esposto da Elio Moschini, ha preso la parola il vicesindaco di Ponteranica Alberto Nevola che ha precisato che «si è in una fase ancora embrionale e i dati sugli abitanti della nuova area residenziale non sono ancora noti, perché il Comune di Ponteranica e Sorisole non hanno sul tavolo una proposta concreta di sviluppo. Ci sono state interlocuzioni preliminari, ma di formalizzato non c’è ancora nulla e l’istruttoria del progetto sarà molto complessa».

Il sindaco Vivi fa il punto

A fare il punto sulla situazione del Gres anche il sindaco di Sorisole Stefano Vivi: «Il recupero dell’area del Gres è un obiettivo che è auspicato e previsto da oltre un decennio – ha precisato il sindaco –. Nel 2015 venne anche sottoscritto un protocollo d’intesa tra i Comuni di Sorisole e Ponteranica, la Provincia ed il Parco dei Colli. Ad oggi, al Comune di Sorisole non è ancora pervenuto alcun atto formale da parte della proprietà dell’area per l’avvio dell’intervento, ma solo un’illustrazione preliminare informale di quello che l’operatore potrebbe realizzare. Si tratterebbe di un recupero aderente alle indicazioni del protocollo d’intesa, con la realizzazione di un piano in parte abitativo di qualità, in parte commerciale di piccola e media distribuzione, servizi, uffici e servizi pubblici. L’ipotesi prevederebbe anche una riqualificazione del verde, con l’inserimento anche di un comparto agricolo. Ci sarebbe un’importante diminuzione dei volumi edificati rispetto all’esistente e ovviamente l’eliminazione di tutto l’amianto e la bonifica dell’area».

«La Teb è una grande occasione per lo sviluppo del nostro territorio e la qualità di vita dei nostri cittadini»

In questa fase è prematuro parlarne, come ha precisato il primo cittadino, «ma ovviamente, se e quando verrà avviato il procedimento, provvederemo anche a organizzare degli incontri pubblici con i cittadini per approfondire tutte le tematiche, oltre ovviamente ai doverosi passaggi in Consiglio comunale. La Teb è una grande occasione per lo sviluppo del nostro territorio e la qualità di vita dei nostri cittadini. Sarebbe auspicabile che si possa estenderla fino a Zogno o magari San Pellegrino, alleggerendo significativamente le arterie stradali. Per quanto riguarda la Rsa, intervento importantissimo per il nostro territorio che ne è sprovvisto, l’iter è già piuttosto avanzato e possiamo ipotizzare che nel 2025 veda certamente la luce».

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