La polenta taragna porta Bergamo nei supermercati di tutta l’Italia

Azzano San Paolo Più di cinquemila barattoli già finiti sugli scaffali delle principali catene di distribuzione.

La polenta taragna orobica porta il nome di Bergamo in tutta Italia. Cinquemila barattoli pronti da gustare sono già finiti sugli scaffali delle principali catene di supermercati, suscitando l’interesse dei consumatori ben oltre i confini provinciali. Grazie ad un QR Code è possibile scaricare un filmato che rimanda alla Bergamasca e alle ricette legate al piatto tipico bergamasco, vero ambasciatore della nostra terra.

La polenta taragna orobica in barattolo è nata dalla collaborazione fra «La Nuova Gastronomia» di Azzano San Paolo e la Latteria Sociale di Branzi, per andare incontro a tutti coloro che non hanno materialmente il tempo per cuocere uno dei piatti più rappresentativi della nostra storia e tradizione. In questo caso basta togliere il barattolo dal frigorifero e scaldare il contenuto per pochi minuti in pentola e nel microonde.

La polenta taragna orobica in barattolo è nata dalla collaborazione fra «La Nuova Gastronomia» di Azzano San Paolo e la Latteria Sociale di Branzi

Dal quartier generale di Azzano San Paolo, dove viene prodotta la gustosa ricetta, sono pronti ad ampliare la produzione in base agli ordini che stanno arrivando copiosi dalla grande distribuzione e dai grossisti che distribuiscono la taragna nei diversi negozi. «Abbiamo subito creduto nel successo della polenta taragna in barattolo, che produciamo in maniera del tutto naturale come se venisse preparata in un’atmosfera casalinga con acqua, sale, farina, formaggio e senza l’aggiunta di conservanti – fanno presente Fabiano e Massimo Carlotti, mentre guardano orgogliosi la catena di produzione che è stata messa a punto per cuocere la polenta con l’aggiunta dell’inimitabile Branzi e dosarla nei barattoli prima di consegnarla nei diversi punti vendita -. Con questo prodotto raggiungiamo diversi obiettivi. Innanzitutto forniamo un piatto genuino e pronto da servire in tavola, che altrimenti richiederebbe lunghi tempi di preparazione; in secondo luogo riusciamo a valorizzare la nostra terra, facendo assaggiare le nostre tipicità, dal formaggio tipico Branzi alla farina realizzata con i mais antichi».

Il primo vero banco di prova è stata la Pasqua, dove si sono registrati numerosi ordini, con una crescita costante che testimonia come il piatto si stia facendo conoscere tra i consumatori. «Siamo andati in produzione il giorno di chiusura prima del ponte pasquale - concludono Fabiano e Massimo Carlotti, che gestiscono un’azienda che vanta quasi 40 anni di storia e occupa circa 60 dipendenti -. D’altronde noi siamo sempre disponibili e in poche ore dalle commesse riusciamo a produrre le specialità gastronomiche che ci vengono richieste. I banco frigo dei supermercati non possono rimanere vuoti, a maggior ragione se parliamo del nostro nuovo prodotto, la polenta taragna orobica, che si abbina per ogni occasione a moltissime pietanze».

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