L’ operaio schiacciato da un muro: «Ingiusto morire sul lavoro». Indagini nel cantiere T2

LA TRAGEDIA. Valentin Florin Palade, rumeno residente a Brescia, aveva 44 anni e lavorava per una ditta in subappalto. L’incidente in via Foppetta a Ponteranica. I colleghi: «Eravamo distanti, non c’è stato nulla da fare per salvarlo». Il cordoglio da parte di Teb.

Stava lavorando nel cantiere della T2 in via Foppetta, a Ponteranica, ai piedi di un vecchio muro in sassi e cemento non armato, quando ieri mattina si è verificato il crollo che gli è costato la vita. Valentin Florin Palade, operaio d’origine rumena residente a Brescia nella zona della stazione, aveva 44 anni ed era impegnato per una ditta esterna in subappalto. Al momento della tragedia stava lavorando in uno dei lotti per la realizzazione della nuova linea tramviaria della Teb, l’infrastruttura che, dal 2026, collegherà Bergamo e Villa d’Almè in mezz’ora. Erano le 11 di giovedì 31 ottobre mattina quando un forte boato ha fatto scattare l’allarme tra gli operai al lavoro nel tratto compreso tra quelle che saranno le future fermate di Pontesecco e Ponteranica. I lavoratori sono accorsi per capire cosa fosse successo. E, notando un elmetto tra le macerie, si sono resi conto della tragedia capitata al loro collega, ennesima vittima del lavoro nei cantieri italiani.

Originario della Romania, viveva a Brescia, ma non lo conoscevo da molto tempo», ha raccontato uno dei colleghi con gli occhi lucidi e senza parole per la tragedia avvenuta

Lavorava per una ditta esterna

Stando alle prime ricostruzioni, un tratto di 30 metri per 4 di altezza si è staccato all’improvviso, schiacciando l’operaio che non è riuscito a mettersi in salvo in tempo. Sembra – sempre in base ai rilievi, oltre che alle testimonianze raccolte in cantiere – che Palade stesse puntellando il muro, in modo da poterlo consolidare attraverso la realizzazione di una nuova parete in cemento armato. I colleghi della ditta «Effe 81 Costruzioni» di Cenate Sotto (subappaltatrice dell’«Impresa Milesi Geom. Sergio» di Gorlago, che ha vinto la gara per realizzare l’opera) che stavano lavorando con lui giovedì mattina si trovavano in un’altra zona del cantiere della Teb e non hanno potuto fare nulla per il carpentiere. «Originario della Romania, viveva a Brescia, ma non lo conoscevo da molto tempo», ha raccontato uno dei colleghi con gli occhi lucidi e senza parole per la tragedia avvenuta. «Noi stavamo lavorando dall’altra parte della strada, quando il muro è crollato, con lui c’era l’escavatorista ma non c’è stato nulla da fare per salvarlo», ha aggiunto l’operaio, che ha preso l’elmetto e, nel sedersi su un muretto, l’ha sbattuto a terra, amareggiato per il destino cui è andato incontro il collega.  

I colleghi: «Con lui c’era l’escavatorista, ma non c’è stato nulla da fare per salvarlo»

Scattato l’allarme, lanciato proprio dai lavoratori impegnati nel cantiere, sono intervenuti l’elisoccorso, l’ambulanza, i vigili del fuoco, i carabinieri e il personale dell’Ats. Vani i soccorsi: il personale medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’operaio. Sul luogo dell’incidente anche il pm Laura Cocucci, che sta coordinando l’inchiesta. Il cantiere è stato chiuso e la zona dove si è verificato l’infortunio mortale — come si diceva, tra le future fermate di Ponteranica e Pontesecco – è stata circoscritta e sequestrata per le indagini in corso.

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Il cordoglio: «Vicini alla famiglia»

«In questa triste circostanza esprimiamo profondo cordoglio e le più sentite condoglianze alla famiglia e ai parenti dell’operaio che ha perso la vita nel cantiere di Ponteranica – commenta Gianni Scarfone, amministratore delegato di Teb (Tramvie elettriche bergamasche) –. Gli accertamenti in corso da parte degli enti competenti consentiranno di individuare cause e responsabilità di quanto accaduto. Siamo a completa disposizione delle autorità». Sulla tragedia s’è espressa anche la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali: «Sono fortemente colpita e addolorata per il tragico evento che ha visto vittima un giovane operaio – dice –. Sento di esprimere la mia vicinanza e il mio sentito cordoglio alla famiglia per il grave lutto che l’ha colpita. Un dolore che, come comunità di cittadini, possiamo solo comprendere in parte nella consapevolezza di quanto sia profondamente ingiusta una morte sul lavoro. Con i vertici di Teb società partecipata, ancorché indiretta, del Comune di Bergamo, mi auguro che le autorità competenti facciano quanto prima piena luce sull’accaduto». La sindaca di Ponteranica, Susanna Pini, ha espresso le sue «sentite condoglianze, siamo tutti vicini alla sua famiglia».

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