Cronaca / Hinterland
Domenica 19 Gennaio 2025
Inseguimento a Lallio, fermati in due
con attrezzi da scasso
SICUREZZA. I carabinieri insospettiti dai due incappucciati, che si sono dati alla fuga in auto per le vie, li hanno inseguiti e arrestati.
Venerdì 17 gennaio, verso le 11,20, i carabinieri della radiomobile di Bergamo, durante una perlustrazione del territorio, sono stati insospettiti da due uomini incappucciati che circolavano in auto a Lallio. Invertito il senso di marcia, i militari hanno seguito la macchina e dopo aver intimato di accostare, hanno visto l’auto accelerare nel traffico e tentare la fuga. È quindi iniziato un inseguimento ad alta velocità per il centro di Lallio. I due hanno percorso varie strade in contromano, immettendosi poi in superstrada verso Bergamo.
Due incidenti sfiorati
Dopo aver compiuto manovre azzardate, l’auto è tornata verso il paese, dove, all’altezza di un incrocio, ha quasi investito un’anziana che attraversava sulle strisce. Giunti in una strada a fondo chiuso, i sospettati hanno forzato il blocco della gazzella dei carabinieri che occupava la via d’uscita. Ancora una volta si è sfiorato l’incidente. L’inseguimento è proseguito, la macchina dei fuggitivi è stata bloccata in contromano da un grosso furgone che circolava nel normale senso di marcia. I due hanno provato a darsi alla fuga a piedi, ma sono stati bloccati dagli agenti. Nella vettura sono stati trovati attrezzi atti allo scasso.
Le scuse e la convalida dell’arresto
Sabato 18 gennaio l’udienza di convalida per gli imputati, italiani di origine Rom, entrambi pluripregiudicati anche per reati contro il patrimonio. Secondo la loro versione, M.P., il più giovane, accusato di resistenza, avrebbe chiamato il suocero per farsi venire a prendere, in quanto il suo monopattino elettrico si sarebbe rotto durante il ritorno a casa. L’accompagnatore, S.U., un 54enne senza patente, ha raccontato di essersi spaventato alla vista dei carabinieri, perché già condannato più volte per guida senza patente. Hanno chiesto scusa per il loro comportamento, negando però di essere a conoscenza della presenza di oggetti atti allo scasso nell’auto, intestata a un terzo soggetto. Il giudice, convalidato l’arresto, ha disposto per i due l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. È stato concesso termine a difesa per il 16 aprile.
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