Cronaca / Hinterland
Martedì 07 Gennaio 2025
Il militare intervenuto a Seriate: «Così ho disarmato l’aggressore»
LA TESTIMONIANZA. Nicola Rea, 28 anni, graduato scelto dell’Esercito a Orio, tra i passanti che hanno salvato Daniela, la donna accoltellata a Seriate lunedì 6 gennaio: «Faccio la spesa lì: ho colpito quell’uomo con l’ombrello e lui mi ha ferito dietro l’orecchio».
«Mi sono diretto verso di lui che teneva la donna per i capelli e l’aveva già accoltellata diverse volte. Ho cercato di disarmarlo colpendolo con l’ombrello». Nicola Rea, 28 anni, graduato scelto del 3° Reggimento Sostegno Aves Aquila di Orio al Serio, è rimasto ferito nella colluttazione con Daniel Manda. È stato uno dei passanti che ha salvato la vita a Daniela, la moglie di Manda, e l’ha messa in salvo trascinandola all’interno del supermercato. Ha rimediato 12 giorni di prognosi per un taglio all’orecchio destro, ma ha avuto la prontezza di riflessi e il sangue freddo per intervenire nonostante il camionista sferrasse fendenti a tutti quelli che si avvicinavano.
«Mentre io lo prendevo a ombrellate, le altre persone che si erano radunate intorno a lui ne hanno approfittato e lo hanno spinto, facendolo cadere a terra. In un istante ho pensato a mettere in salvo la donna»
«Sono al 3° Reggimento da due anni e mezzo, ma da poco abito a Seriate, vicino al supermercato – racconta –. Sono andato a fare la spesa e avevo appena pagato alla cassa, stavo uscendo insieme ad altri clienti quando abbiamo sentito qualcuno urlare che c’era un uomo armato di coltello. Ci siamo diretti verso l’aggressore che teneva la donna per i capelli, l’aveva già ferita più volte. Mi sono accertato che qualcuno avesse chiamato il 112 e ho cercato di disarmarlo, avevo con me l’ombrello perché pioveva e l’ho colpito con quello, istintivamente. Lui ha reagito, cercando di darmi una coltellata e mi ha ferito all’orecchio destro. Mentre io lo prendevo a ombrellate, le altre persone che si erano radunate intorno a lui ne hanno approfittato e lo hanno spinto, facendolo cadere a terra. In un istante ho pensato a mettere in salvo la donna. L’ho trascinata all’interno del supermercato e insieme a un’altra cliente le abbiamo prestato i primi soccorsi».
«L’abbiamo tenuta sveglia»
Daniela è stata accoltellata diverse volte con un coltello da cucina in ceramica nella parte alta del corpo. Quando l’arma è caduta dalle mani del marito si è rotta ed è stata sequestrata dai carabinieri. «Siamo riusciti a chiederle nome e cognome e ci ha detto che aveva due figli – prosegue il graduato scelto, addestrato per il primo soccorso – in modo da tenerla sveglia fino all’arrivo dell’ambulanza, giunta nel giro di pochi minuti. Nel frattempo gli altri erano riusciti a bloccare l’aggressore. Eravamo in tanti, vorrei ringraziarli tutti perché è stato un lavoro di squadra: chi ha chiamato il 112, chi gli ha tirato i sassi, chi lo ha bloccato, chi ha soccorso la donna. Insomma ognuno ha fatto qualcosa per salvarle la vita: non so se qualcuno ha filmato o scattato foto con il cellulare, la mia attenzione era tutta verso l’aggressore, ho visto che c’era qualcuno al telefono ma non so se stavano filmando o chiamando il 112».
Ferito all’orecchio
Rea non nasconde di aver avuto paura per l’incolumità sua e degli altri passanti. Lui è l’unico rimasto ferito tra le persone intervenute. È andato al pronto soccorso dell’ospedale di Seriate e gli hanno dato 12 giorni per la ferita all’orecchio che ha coinvolto la cartilagine. «Ho avuto timore per tutti, sì, perché non è stata una bella scena da vedere. Ma li ringrazio per quello che hanno fatto. C’era gente di tutte le età e ho visto lì attorno tante brave persone».
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