
Cronaca / Hinterland
Venerdì 07 Marzo 2025
Gorle, in un giorno 642 veicoli in meno: «Il test funziona, meno traffico e smog»
IL PROVVEDIMENTO . I primi dati: cala il flusso dei mezzi (auto, furgoni, camioncini e moto) in via Martinella, e diminuisce in modo vistoso, soprattutto il caos in via Trento. Soddisfatto il sindaco: «La sperimentazione funziona»
I dati dopo soli due giorni di sperimentazione vanno presi con cautela e senza lasciarsi andare a facili entusiasmi, ma senza dubbio restituiscono l’immagine di una prima, positiva, tendenza. Il test del Comune di Gorle sul divieto di accesso al paese attraverso i due varchi di via Martinella e via Trento per i non residenti evidenzia un miglioramento del traffico interno al paese e inizia a dare qualche numero interessante. Sono 642 i veicoli in meno registrati dalle telecamere contaveicoli, su entrambi i nodi viabilistici, nella giornata di mercoledì 6 marzo, rispetto alla stessa fascia oraria di chiusura (dalle 7 alle 9) nel periodo precedente all’annuncio di entrata in vigore del provvedimento. Una quantità significativa, ma che lo diventa ancora di più osservando la circolazione sulle singole vie. Cala il flusso dei mezzi (auto, furgoni, camioncini e moto) in via Martinella, dove si è passati dai 251 in movimento prima dell’avvio del test ai 224 che hanno percorso l’incrocio con via Quasimodo mercoledì: una riduzione dell’11% pari a 27 veicoli in meno. Ma diminuisce, e in modo vistoso, soprattutto il caos in via Trento, dove l’abbattimento è stato addirittura dell’87%: dai 704 veicoli della fase pre-test agli 89 circolati due giorni fa.
La rilevazione
È quello che emerge dalle rilevazioni dell’amministrazione comunale, che ieri ha potuto analizzare i primi dati sul traffico dopo il lancio della sperimentazione. «I primi rilievi possono portarci a fare alcune considerazioni – afferma Giovanni Testa, sindaco di Gorle –. C’è stata una drastica riduzione dei tempi di percorrenza dal ponte di Gorle fino al confine con Bergamo, che ha prodotto una maggiore fluidità sull’asse est-ovest per tutti coloro che transitano dal ponte Marzio, in particolare per chi arriva da Scanzorosciate e da Pedrengo». Se la variazione su via Martinella - utilizzata specialmente da chi proviene da Torre Boldone - non ha prodotto differenze eclatanti, lo stesso non si può dire di via Trento, soluzione scelta invece da chi scende dalla Valle Seriana (in particolare da Ranica e Alzano Lombardo): le oltre 600 auto in meno hanno alleggerito il carico di vetture sull’antico viadotto romano di Gorle, portando beneficio non solo ai residenti del paese ma pure a chi vi si immette da Scanzo e Pedrengo.
«Prendiamo i dati con le pinze, ma per il momento è andato tutto oltre le più rosee aspettative. Il temuto blocco della viabilità non solo non c’è stato, ma dai riscontri che arrivano sia dall’esperienza diretta sia dall’osservazione della polizia locale risulta come ci sia stata una diluizione dei flussi di traffico e un miglioramento su tutto il bacino sovracomunale» afferma il sindaco Giovanni Testa
«Il traffico appare molto diminuito, così come l’inquinamento» commenta il sindaco che, sebbene consapevole che sia prematuro trarre conclusioni, si dice soddisfatto. «Prendiamo i dati con le pinze, ma per il momento è andato tutto oltre le più rosee aspettative. Il temuto blocco della viabilità non solo non c’è stato, ma dai riscontri che arrivano sia dall’esperienza diretta sia dall’osservazione della polizia locale risulta come ci sia stata una diluizione dei flussi di traffico e un miglioramento su tutto il bacino sovracomunale». Il giovamento, dice Testa, per adesso è trasversale, e ribadisce la necessità che la sperimentazione sia vincolata alla chiusura contemporanea di entrambi i varchi: «Aprendone anche solo uno lasceremmo scorrere di nuovo il rubinetto e avremmo un effetto peggiorativo fortissimo».
L’inserimento di correttivi - come la concessione del pass per l’ingresso a chi deve portare i figli a scuola - per ora dimostra secondo il sindaco che «con semplici interventi che non impattano in maniera pesante è possibile migliorare la qualità della vita. Attendiamo la conclusione dell’intera sperimentazione – conclude Testa –, ma la situazione sta premiando il coraggio dell’amministrazione».
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