«Gentile e capace di ascoltare». L’ultimo saluto a Mauro Carminati

STEZZANO. Chiesa affollata per il funerale del 32enne morto per un’infezione mentre era in vacanza in Scozia. Il parroco: ««Fate tesoro dei suoi insegnamenti».

«Uno dei doni dello Spirito Santo è la fortezza. La chiediamo per i famigliari di Mauro per affrontare questo momento di prova inaspettata. Vedo qui tanti giovani amici di Mauro. Fate tesoro del suo insegnamento, cioè non stancatevi mai di vedere la vita come bellezza e come luogo dove continuare a dare frutto».

Lunedì 20 maggio alle 15 nella chiesa parrocchiale di Stezzano, il parroco don Cesare Micheletti ha celebrato i funerali di Mauro Carminati, morto a 32 anni il 3 maggio scorso a Edimburgo, capitale della Scozia, dove si trovava in vacanza. Un’infezione ha stroncato la sua giovane vita, nonostante le cure prestate in ospedale.

La chiesa era colma di gente, in prima fila i genitori Cinzia e Fabio, che in Scozia avevano seguito il decorso del ricovero ospedaliero, il fratello Stefano, parenti, amici e anche i colleghi della Lamborghini di Sant’Agata Bolognese, azienda in cui Carminati lavorava come ingegnere, e i conoscenti di Crevalcore (Bologna), paese in cui risiedeva Mauro da lunedì a venerdì. Tutti i weekend tornava a casa, a Stezzano.

Al termine della cerimonia spazio alle testimonianze degli amici, che hanno ricordato i tanti pregi di Mauro: la gentilezza, l a capacità di dare consigli e l’ascolto. Aspetti che conserveranno sempre nel cuore. L’ultimo omaggio sul sagrato quando un amico, fra gli applausi, ha liberato dei palloncini bianchi nel cielo.

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